Quest’articolo è stato tradotto dal sito www.PurposeDriven.com di Rick Warren (in inglese) e usato con permesso.

Durante gli ultimi quindici anni abbiamo visto come “CCP” trasformi un gruppo di leader e la loro chiesa. Abbiamo anche scoperto che la crescita di “CCP” in una chiesa dipende da molti fattori che ricadono sotto il controllo dei leader.

Abbiamo tuttavia visto che ci sono alcune caratteristiche della “chiesa condotta da propositi” (“CCP”) che sembrano essere sempre presenti (in grado maggiore o minore) in ogni chiesa quando un gruppo di leader applicano “CCP” nella loro chiesa. La lista seguente sottolinea svariati risultati che possono aiutarvi a vedere quale sorta di impatto “CCP” potrebbe avere nella vostra chiesa.

Le chiese condotte da propositi…

1. Hanno una affermazione dei loro propositi che descrive (con parole loro) il loro impegno nel costruire la chiesa attorno ai cinque propositi del Nuovo Testamento: Adorazione, Evangelizzazione, Comunione Fraterna, Discepolato e Ministero.

2. Usano una strategia condotta da propositi per adempiere alla loro affermazione di proposito. Nonostante l’utilizzo di una varietà di definizioni, una strategia condotta da propositi porta le persone a Cristo e ad essere parte della Sua famiglia, li guida verso una maturità spirituale, li equipaggia per il ministero nella chiesa e quindi li manda ad adempiere alla loro missione nel mondo al fine di portare gloria a Dio. La strategia “CCP” si basa su due vitali presupposti:

  • le persone crescono al meglio quando le lasciamo prendere degli impegni in maniera graduale;
  • è necessario richiedere l’impegno in maniera specifica, ad esempio usando dei patti.

3. Si organizzano attorno ad una struttura condotta da propositi, la quale assicura equilibrio e da un’eguale enfasi a tutti e cinque i propositi del Nuovo Testamento. Le chiese “CCP” si basano su un team piuttosto che avere una struttura gerarchica. Organizzano dei gruppi basati attorno ai propositi (almeno 5, uno per ogni proposito) composti da leader laici e dallo staff della chiesa, con ogni team responsabile per uno specifico proposito e per uno specifico obiettivo di gruppo (ovvero la Comunità, la Congregazione, i Coinvolti, i Convinti e i Collaboratori).

4. Programmano secondo i propositi. Hanno almeno un programma per adempiere a ciascuno dei cinque propositi e ad ognuna delle corrispondenti “collegi”. Evangelizzano la Comunità, radunano la Congregazione per l’adorazione, hanno comunione con i Coinvolti, discepolano i Convinti, ed equipaggiano i Collaboratori per il ministero e la missione.

5. Reclutano secondo i propositi. “CCP” inizia con il trovare volontari da condurre e da servire in ogni team basato sui propositi e sviluppano servitori a tempo pieno, secondo le necessità.

6. Il pastore predica secondo i propositi. Messaggi e serie sono strutturati così che la congregazione riceva un’enfasi equilibrata su ciascuno dei propositi.

Chiesa condotta da Propositi

7. Formano piccoli gruppi secondo i propositi. Il DNA di “CCP” è inserito in ogni cellula del Corpo di Cristo. Ogni piccolo gruppo aiuta i membri ad adempiere a ciascuno dei cinque propositi nelle loro vite. L’obiettivo è di aiutare ogni credente a vivere una vita condotta da propositi.

8. Pianificano il calendario secondo i propositi. I propositi sono il fattore determinante nel decidere quali eventi programmare. Ogni evento deve adempiere ad almeno uno dei cinque propositi, altrimenti non è approvato.

9. Pianificano le finanze secondo i propositi. Ogni spesa viene classificata secondo il proposito al quale corrisponde.

10. Costruiscono secondo i propositi. Le costruzioni sono viste come strumenti di ministero, non come monumenti. Debbono servire i propositi, e non divenire mai più importanti dei propositi.

11. Valutano secondo i propositi. Si chiedono regolarmente: stiamo equilibrando tutti e cinque i propositi? C’è una maniera migliore di adempiere ad ogni proposito?

12. Gran parte delle chiese “CCP” sono costruite «dal di fuori verso l’interno» piuttosto che nella maniera tradizionale dall’interno verso l’esterno. È molto più facile trasformare una Congregazione in Collaboratori che trasformare pochi Collaboratori in una Congregazione. Si costruisce un sano ministero multi-dimensionale concentrandosi su un livello di impegno per volta.

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