Predicazione

Come predicare la Parola di Dio

Questo materiale fa parte integrante del terzo corso SFIDA e viene presentato su www.MissionePerTe.it con il permesso dell’Istituto Biblico Evangelico Italiano (www.IBEI.it). Per ulteriori informazioni sul programma SFIDA o se vuoi usare questo materiale per motivi oltre la tua edificazione personale, scrivi a [email protected].

Insegnare (alla chiesa) mediante la predicazione, aspetti essenziali delle dottrine studiate

di Paul Windsor (edizione italiana a cura di A. Diprose)

Bibbia

Il metodo della predicazione è diverso da quello dell’insegnamento. Mentre in una serie di insegnamenti si mira a trattare in modo esauriente ciò che la Bibbia insegna su un determinato argomento, in una predicazione bisogna accontentarsi di trattare i punti essenziali.

Uno dei modi migliori per fare questo è di scegliere un brano della Scrittura in cui l’argomento in esame figuri come uno dei temi centrali o, meglio ancora, come il tema centrale. Ad esempio, volendo predicare sui vari modi in cui utilizzare le Sacre Scritture, si potrebbe scegliere 2 Timoteo 3:14-17.

Passi per preparare lo schema di un messaggio espositivo che si basa su un brano biblico:

Ci sono vari passi necessari per poter elaborare uno schema che, da un lato, sia fedele al brano stesso e dall’altro trasmetta uno o più concetti chiave agli uditori. Quanto segue è un metodo in 14 passi che permette di sviluppare uno schema del genere.

1° Passo: Stabilire un dialogo con Dio in preghiera e dipendere dalla guida dello Spirito Santo.

Un buon metodo espositivo è importante, ma non basta. Bisogna lasciarsi guidare da Dio sia per la scelta del brano sia per il lavoro da fare in vista di saperne comunicare il messaggio ad altri.

2° Passo: Leggere e rileggere il brano nel suo contesto.

Una volta scelto il brano:

a) Conviene leggere in modo vario (anche ad alta voce!) e
senza preconcetti.

b) È bene prendere nota delle proprie reazioni di fronte al
brano stesso:

  • Quali domande ti sono venute in mente, quali sentimenti, ecc.?
  • In che modo la lettura ad alta voce ha cambiato la tua percezione del brano stesso?
  • Sei rimasto sorpreso da qualche elemento nel brano? Qualcosa in esso ti ha sconvolto?

3° Passo: Decidi quali parti del brano approfondire maggiormente, tenendo conto della verità su cui desideri soffermarti.

La suddivisione in versetti e paragrafi, che troviamo nelle nostre Bibbie, non è ispirata… A volte occorre suddividere il brano in modo diverso da quello indicato. Per tale scopo è auspicabile copiare a mano, o scrivere a macchina, gran parte del capitolo scelto, senza scrivere i numeri che indicano i versetti e, soltanto dopo, decidere quali siano i versetti specifici da studiare e su cui fissare l’attenzione.

4° Passo: Utilizzare diverse traduzioni.

I credenti italiani, come anche quelli del mondo anglosassone hanno a loro disposizione una varietà di traduzioni, alcune più o meno letterali, altre parafrasate, realizzate da studiosi sia protestanti sia cattolici romani. Possibilmente, occorre leggere il brano scelto in diverse edizioni della Bibbia, traduzioni letterali e parafrasi.

Bibbia

Un esempio di traduzione abbastanza letterale è la Nuova Riveduta. Ciò non di meno non bisogna trascurare le altre versioni come quella delle Edizioni Paoline, pubblicata nel 1987, e qualche parafrasi. Una parafrasi permette di capire al volo il movimento del pensiero nel brano; essa non va usata come testo di studio. (Naturalmente, è auspicabile poter leggere il brano nella lingua originale, cioè in ebraico o in greco).

Dopo aver terminato queste letture, bisogna confrontare i vari modi in cui è stato reso il senso del testo originale. Ogni traduzione ha i suoi pregi e i suoi difetti. Per cogliere bene tutte le sfumature del testo originale, occorre considerare più di una traduzione.

5° Passo: Identificare tutti i personaggi che troviamo nel passo e scrivere tutto ciò che li riguarda

Prendi un foglio A4, e scrivi, nella parte superiore del foglio, i nomi di tutti i personaggi menzionati. Poi, in colonne ordinate, fai le tue osservazioni, scrivendo ciò che li riguarda, sotto ognuno dei nomi.

L’enfasi in questa fase è sui personaggi.

6° Passo: Ora considera le domande Che cosa?, Dove? e Quando?
(ossia alcune delle famose domande giornalistiche di Rudyard Kipling, e usale per interrogarti su cose ed elementi attinenti al testo).

Considerando la domanda Che cosa?, fai un elenco di tutti i nomi comuni, soggetti e cose che trovi nel testo.

Considerando la domanda Dove?, fai un elenco di tutti i riferimenti a luoghi geografici che trovi nel testo.

Considerando la domanda Quando?, fai un elenco di eventuali riferimenti temporali che trovi nel testo (riferimenti che non siano i semplici tempi dei verbi stessi; Considereremo i verbi nella prossima fase).

7° Passo: Ora bisogna identificare e considerare nel brano tutti i verbi.

Prendi un altro foglio formato A4 e fai un elenco di tutti i verbi che si trovano nel brano. A fianco di ogni verbo elencato, fai quattro osservazioni. Nel caso che il verbo esprima azione, ogni tua osservazione sarà, in effetti, la risposta ad una delle seguenti domande:

a. Chi sta facendo l’azione?

b. Chi, o che cosa, è l’oggetto dell’azione?

c. Quando è stata fatta l’azione: al passato, al presente, o al futuro?

d. Il verbo è un comando, un imperativo?

N.B.: In questa fase non conviene soffermarsi sui verbi ausiliari «essere» e «avere».

Fermati per riflettere! Prima di proseguire, fermati a riflettere. Fra i tuoi appunti, potrebbero esserci degli elementi importanti per aiutarti a decidere quale sia il succo del messaggio contenuto in questo brano. Prega e rifletti. Pensa al contesto in cui dovrai presentare questo messaggio.

8° Passo: Fai un elenco di tutte le parole che si ripetono!

Per ora, fanne un semplice elenco. Pensa un attimo a quali siano le più significative. Più avanti, una concordanza biblica e uno o più commentari potranno esserti di aiuto, nel cercare di capire quali siano quelle più significative.

N.B.: Sarebbe importante verificare se tali parole si ripetono anche nella lingua originale. Coloro che sanno un po’ di ebraico o greco possono accertarsene direttamente sul testo originale. Chi invece conosce un po’ d’Inglese, può consultare un’edizione interlineare del testo biblico (ebraico/inglese o greco/inglese) e/o servirsi di una concordanza tipo la NIV Exhaustive Concordance, la Young’s, o la Strong’s.

Per coloro che conoscono soltanto l’italiano, niente paura; possono utilizzare strumenti come chiavi bibliche e concordanze bibliche per argomenti. Anche in questo modo si può individuare le parole più significative.

Non ti soffermare troppo tempo su questo passo, vai avanti alla 9° fase di preparazione del messaggio.

9° Passo: Comincia a meditare sui piccoli elementi grammaticali che hanno un’importanza non trascurabile.

a. Le congiunzioni, ossia quelle parole che collegano, sono i cardini del brano stesso: dopo, poi, quindi, ma, infatti, altrimenti, perché, poiché, affinché, se, dove, però, infine, quando, allora…

b. Le preposizioni, che indicano la direzione del brano: su, verso, intorno, sopra, attra-verso, in, sotto, vicino, da, di, tra, fra… Altre preposizioni: prima di, dietro, con, dopo, per, come

c. Le parole che indicano rapporto o possesso (i vari genitivi): di relazione, di possesso, di apposizione, oggetto, soggetto, ecc.

10° Passo: Seleziona un numero limitato di parole chiave da studiare con l’aiuto di una concordanza o chiave biblica.

Bibbia

Queste potrebbero essere verbi, oppure una delle parole ripetute varie volte nel brano, o una parola che colpisce e sembra essere di particolare importanza. Non studiarne più di tre o quattro.

Non dimenticare:

  • che il contesto immediato in cui viene utilizzata la parola è quello che più di ogni altra cosa ne determina il significato;
  • di considerare in che modo l’autore del brano che stai prendendo in esame utilizzi quella parola in altri brani da lui scritti.

Adesso cerca, in particolare, le parole che ti sembrano importanti da un punto di vista teologico:

  • che sono di importanza cruciale per poter capire il brano stesso, ma forse non hanno un significato chiaro alla prima lettura;
  • che sono parole che si ripetono;
  • che sono parole che, dopo lo studio che hai fatto finora, ti sembrano importanti per determinare il messaggio del brano stesso.

11° Passo: Ora, riassumi la verità centrale del brano in un solo periodo.

Facendo così, otterrai il succo del messaggio da trasmettere ad altri.

Se riuscirai a fare questo in modo chiaro, vorrà dire che, probabilmente, avrai capito un bel po’ del messaggio del brano stesso.

12° Passo: Sviluppa uno schema di ciò che vorrai comunicare, partendo dal messaggio che hai trovato nel brano stesso.

Qui dovrai andare un po’ per intuito ma sempre basandoti sullo studio fatto, specialmente sul decimo e undicesimo passo, che ti hanno fatto capire il messaggio del brano stesso

Prega! Rifletti! Esamina tutti gli appunti presi finora. Sviluppa uno schema provvisorio basandoti sulla frase che riassume il messaggio del brano stesso. Quali sono i concetti chiave, legati alla tua frase che riassume il significato del brano stesso?

Scrivi su un foglio vari concetti chiave derivanti dal messaggio del brano stesso. Quanti sono: Uno? Due? Tre? Quattro?

Da questi potresti ricavare altrettanti punti per il tuo sermone. Fai attenzione che non ci siano sovrapposizioni nei concetti espressi in queste frasi (una, due, tre o quattro frasi).

Ci vuole tempo e pazienza… ma ne vale la pena

13° Passo: Ora puoi considerare ciò che dicono gli studiosi riguardo a questo brano su cui vuoi predicare.

Se ti è possibile, considera ora uno o più commentari sul brano stesso, per vagliare le tue idee. Alcune saranno confermate. Altre potrebbero essere screditate o corrette. È probabile che alcuni concetti verranno chiariti. Alcune questioni di interpretazione potranno essere ora affrontate.

Impara dagli studiosi che ti hanno preceduto, i quali conoscono le lingue bibliche meglio di te. Potranno fornirti elementi molto utili per il messaggio stesso.

14° Passo: Rivedi il tuo schema del sermone alla luce di ciò che hai imparato dai commentari e poi scrivi il messaggio stesso!


NOTA DELL’IBEI:

Il materiale sopra fa parte integrante del terzo corso SFIDA il obiettivo generale è: mettere le chiese in condizioni di svolgere il ruolo di “colonna e sostegno della verità” (1 Ti. 3:15).
Per raggiungere questo obiettivo, i partecipanti allo studio devono:

a. Studiare i diversi aspetti dell’insegnamento degli apostoli e le sue implicazioni per la vita pratica e la testimonianza cristiana;

Quest’approccio permetterà di distinguere fra ciò che gli apostoli consideravano fondamentale – si tratta di ciò che hanno definito con chiarezza – e ciò che risulta secondario. Romani 14 esemplifica la distinzione fra cose fondamentali e secondarie: appare fondamentale il bisogno di riconoscere la signoria di Cristo in ogni aspetto della vita. Una decisione concernente il mangiare (o meno) certi cibi e il riguardo per certi giorni non va visto come un assoluto. Però, ciò che è, di per sé, secondario diventa fondamentale se un determinato comportamento compromette la verità del vangelo della grazia (vedi Ga 2:11-21; At 15:1-36).

b. Maturare le proprie convinzioni relative a ogni dottrina esaminata;

Brani come 1 Corinzi 15:3-4; 1 Timoteo 1:10-11, 15; 2 Timoteo 1:13-14; 2:1-2 testimoniano l’utilità di elaborare delle affermazioni inerenti alla dottrina insegnata dagli apostoli.

c. Preparare al termine dello studio, una serie di insegnamenti e/o predicazioni;

In questo modo il materiale raccolto potrà essere condiviso con il resto della chiesa (o con un gruppo più limitato di persone).

Attenzione:  Il tutto è contenuto all’interno di un classificatore, i cui contenuti vanno discussi e considerati nell’ambito di un gruppo di studio interattivo. Per ulteriori informazioni sul programma SFIDA, potete rivolgervi all’IBEI. Visitate il sito www.ibei.it oppure scrivete direttamente a [email protected].