Quest’articolo è stato scritto per www.MissionePerTe.it da Michele Carlson, promotore della fondazione di nuove chiese in Italia.

Crescere sia in carattere che in capacità:
Lo sviluppo di un leader

Di recente un fratello (chiamiamolo Manuele) mi raccontava il suo progresso come leader in una chiesa locale. Sembra che diversi anni fa, i responsabili della chiesa si rendeso conto delle sue doti naturali e dei suoi doni spirituali. Di conseguenza, gli fu chiesto di gestire il gruppo giovani nella chiesa. Visto i buoni risultati fra i giovani, gli fu chiesto di insegnare un corso ai membri della chiesa e poi di predicare e cosi via. Ma poi, di colpo, Manuele ha commesso un peccato, una scelta sbagliata in un momento di debolezza e solitudine.

Leader in peccato

Il fratello ha confessato il suo peccato davanti al Signore e davanti ai suoi leader (i quali, tristemente, non sapevano perdonarlo e riportarlo al ministero), ma fino al giorno presente e dopo tanti successi nel ministero, Manuele subisce ancora forti attacchi dal maligno e dal suo proprio cuore. Mi scrive tristemente, “E se potessi, darei in cambio tutti i giorni della mia vita…per [ri]vivere 5 minuti, quei fatidici 5 minuti e avere l’occasione di dire “NO” al peccato!!! Ma ora è tardi. Per me sarebbe stata un’immensa grazia e un infinito onore l’essere accettato da una chiesa per sistemare le sedie prima e dopo i culti tutti i giorni della mia vita” e poi conclude chiedendomi, “Come posso essere [il leader] che voi dite?”

Ogni chiesa evangelica può raccontare le proprie storie di leader che sono caduti nel peccato. Alcuni si ravvedono e vengono circondati da credenti che li abbracciano e accettano in modo che tornano eventualmente al ministero. Altri vorrebbero guarire e ritornare a servire ma vengono ostacolati da un senso di colpa, dagli attacchi del maligno o, peggio ancora, dagli attacchi di altri leader ed altri credenti. Poi ci sono alcuni leader che falliscono, vivono nel loro peccato e continuano nel loro ministero senza mai ravvedersi. Questi ultimi nascondono bene i loro peccati oppure gli altri credenti chiudono un occhio ai “piccoli peccati” di orgoglio o ira o quant’altro che vengono troppo spesso accettati nelle nostre comunità.

Un fratello servizievole diventa autoritario appena viene riconosciuto come anziano. Una sorella con un amore evidente per i ragazzini comincia a lamentarsi secondi dopo la sua nomina come direttrice della scuola domenicale. Uno studente umile della Bibbia diventa sorprendentemente crudele e tagliente appena riceve il titolo di “pastore” o “predicatore”. Queste situazioni comuni fanno venire in mente delle domande fondamentali tipo:

  • Perché spuntano fuori questi peccati proprio adesso? Spesso si tratta di peccati mai sperimentati nella vita di questa persona e questo ci confonde.
    Perché ora che sono in cima alla leadership, arrivano queste abitudini dannose?
  • È inevitabile che ogni leader cada?
  • Ci sono metodi che si possono utilizzare per proteggersi dai peccati e prevenire una caduta?

In questo breve articolo, cerchiamo di rispondere a tutte queste domande. Le risposte non saranno uguali per ogni situazione, ma probabilmente saranno più che accurate per la maggior parte dei casi che affrontiamo nella vita di chiesa.

Perché appaiono dei peccati che non esistevano prima?

Lo storico e moralista inglese, Lord Acton, affermò in una lettera nel 1887 che “Il potere tende a corrompere, e il potere assoluto corrompe assolutamente”.

Anche se non dovrebbe essere così fra di noi, i credenti evangelici non sono di certo immuni alla tentazione di cedere ai peccati e esagerazioni che ogni posizione di leadership ci offre. Un leader affronta situazioni, opportunità e tentazioni che non ha mai affrontato prima. Di colpo, si trova a gestire i soldi della chiesa e chi saprà se va a mancare qualche Euro? “Il potere tende a corrompere”. Magari c’è stato sempre un fratello che andava sui nervi di un altro, ma egli sopportava e amava nel Signore fin che il credente paziente non si è trovato dietro un pulpito con la capacità di metterlo in imbarazzo e puntare il dito. “Il potere assoluto [può] corrompe[re] assolutamente”. Alcuni leader sentono di non poter avere più rapporti trasparenti e edificanti con gli altri ora che sono in posizione di leadership. Di conseguenza si sentono sempre più isolati, e sappiamo tutti che il credente isolato è senza dubbio più suscettibile alla depressione, all’allontanamento dal Signore e al peccato.

Perché appaiono dei peccati in un leader laddove non esistevano prima? Perché lo stress della posizione, gli attacchi del maligno e le tentazioni del potere presentono situazioni che il carattere del leader non regge.

È inevitabile che ogni leader cada?

Scaletta equilibrata

Assolutamente no! Il problema, secondo il libro The Ascent of a Leader (L’ascesa di un leader) è che la maggior parte dei leader cresce intenzionalmente nelle sue capacità senza badare più di tanto alla sua crescita caratteriale. Il libro lo spiega come due scalette che dovrebbero essere appoggiate l’una all’altra e bilanciate (come nell’immagine): la scaletta della capacità e la scaletta del carattere.

La scaletta della capacità

Scaletta della capacità

Ogni leader ha dei doni, talenti, abilità, esperienze e aspetti della sua personalità che lo rendono unico e capace come leader. Sul primo piolo di impegno come leader, ti bastano queste tue caratteristiche per essere efficace in un piccolo compito. Con il buon esito ti saranno forse date anche delle opportunità di avanzamento o di sviluppo (più responsabilità, influenza su più persone, ecc.) e poi forse anche un titolo o una posizione riconosciuta (per es: direttore, diacono, capitano) e infine magari anche una vera autorità o esaltazione agli occhi degli altri (per es: manager, capo, anziano).

Non c’è niente di sbagliato in tutto questo. Infatti, è una cosa molto positiva per lo sviluppo della chiesa locale se uno cresce intenzionalmente nelle sue capacità a patto che cresca altrettanto intenzionalmente nel suo carattere. The Ascent of a Leader, però, afferma che non è sempre così che funziona. Si legge:

Dopo una stagione o due di influenza, tanti leader cominciano a riflettere su come siano arrivati in cima a questa bassa scaletta. Si ricordano di cose non affrontate lungo la salita, e ora, nella loro posizione di influenza, [credono che] non possono parlare con altri di queste cose.

I problemi di tanti leader oggigiorno sono radicati in una realtà comune: i loro talenti e capacità erano sviluppati in modo intenzionale mentre il loro carattere era semplicemente assunto. Quando il successo esterno supera la capacità interna a supportare il successo, il risultato è disfunzione, fallimento e una caduta.

In poche parole, se la scaletta della capacità non trova il suo giusto appoggio nella scaletta del carattere, il leader cadrà.

La scaletta del carattere

Scaletta del carattere

Ci sono diversi modi per illustrare la scaletta del carattere. The Ascent of a Leader utilizza i 5 pioli di (1) umiltà, (2) sottomissione, (3) obbedienza, (4) sofferenza e solo per ultimo (5) esaltazione. A nostro parere, l’ordine non è importante quanto il concetto che ogni leader dovrebbe essere scelto per il suo cuore (vedi Davide!) e dovrebbe appositamente crescere nel suo carattere e non soltanto nelle sue capacità.

Ancora una volta, The Ascent of a Leader è istruttivo a questo punto quando chiede:

Conosci dei leader che hanno tutti i pioli della scaletta della capacità al loro posto…ma che danno un senso che c’è qualcosa che non quadra? I talenti, i doni e le prestazioni di queste persone risplendono, ma un’immaturità di carattere, rivelata tramite problemi interpersonali, offusca la loro influenza. Anche arrivando in cima alla scaletta della capacità, è possibile che non hanno neanche iniziato la salita della scaletta del carattere. Questa breccia crea il fenomeno che chiamiamo “Grandi leader su scalette basse!”

È giustissimo partecipare a corsi sulla predicazione, leggere un buon libro su come essere leader e capire i propositi di Dio per la Sua chiesa. Ma, dobbiamo accertare che badiamo non solo alla nostra crescita di capacità ma anche alla nostra crescita di carattere. È facile predicare sull’importanza dello studio della Parola senza studiarLa noi stessi. È facile predicare contro l’orgoglio, contro la pornografia, o contro la pigrizia in preghiera ma essere mancanti noi stessi in questi elementi caratteriali. Siamo naturalmente inclini a crescere di proposito nelle nostre capacità da leader, ma è meno naturale crescere di proposito nel nostro carattere. Si può fare?

Ci sono metodi che si possono utilizzare per proteggersi dai peccati e prevenire una caduta?

È chiaro che ogni leader si trova in circostanze diverse. Quindi, un metodo specifico che aiuti un leader a crescere in carattere e non solo in capacità non funzionerà necessariamente per un altro. Tuttavia, ci sono dei principi fondamentali che vengono osservati da noi tutti:

  • Aggrapparti al Signore – Non dimenticare di nutrire il tuo rapporto con il Signore mentre stai edificando anche gli altri. La preghiera, il cantare, l’adorazione, e così via non sono solo attività in cui guidi gli altri ma attività personali fra te e Dio.
  • Leggere e studiare la Parola – Suggeriamo una lettura ampia (diversi capitoli alla settimana) e uno studio approfondito (almeno una volta alla settimana).
  • Crescere insieme ad altri – La vita cristiana va vissuta insieme (basta guardare a tutti i comandamenti reciproci!). Un leader che non fa parte di una cellula o che non ha altri rapporti in cui si cresce insieme, è un leader a rischio.
  • Trovare qualcuno a cui rendere conto della tua vita e della tua crescita caratteriale – Anche se noi crediamo che il leader può essere piuttosto trasparente con il suo gruppo o con la chiesa, ci sono sempre cose più personali che non si possono dire o chiedere in pubblico. Di recente, ho scelto di incontrarmi regolarmente con un fratello a quattro occhi in cui ci chiediamo a voce alta e con grande coraggio delle domande taglienti come, “Come tratti tua moglie?”, “Hai letto un libro biblico? Come lo stai applicando alla tua vita?”, ecc. Devo dire che è un rapporto che ci ha fatto crescere entrambi nel nostro carattere e ormai ci siamo divisi per fare coppia con altri fratelli nella chiesa che hanno voglia anche loro di crescere non solo in capacità ma in carattere.

Ci sono domande che dovremmo porci?

Anche se abbiamo cercato di rispondere alle tre domande di sopra (se c’è un motivo per cui appaiono questi peccati nei leader, se è inevitabile la caduta di un leader e se ci sono metodi per proteggerci da una tale caduta), ci sono ancora delle domande a cui ognuno di noi farebbe bene rispondere. Ad esempio:

1. Ci sono leader politici che sono saliti sulla scaletta della capacità solo per cadere dalla scaletta del carattere? Leader d’affari? Leader spirituali? Le cose sarebbero andate diversamente se avessero scelto di crescere in carattere insieme ad altri?

2. Come farai a proteggerti da una caduta del genere?

3. Quali sono alcuni degli errori o tentazioni o mancanze principali che causano le cadute che hai visto in altri? Sei particolarmente vulnerabile in uno o più di questi campi? Come pensi di poterti proteggere?

4. In quali modi assicurerai di crescere appositamente nella scaletta del carattere? Hai un gruppo, un piano di lettura, un partner a cui rendere conto della tua vita, o altri strumenti utili per la tua crescita caratteriale?