Quest’articolo è stato scritto da Rick Warren per il sito www.pastors.com (in inglese) e tradotto da Andrea Thomas per la sua mailing list chiamata “Sapere per Fare“. Usato ed adattato con permesso.

Molti leader e pastori hanno una visione entusiasmante e ispirata da Dio per ciò che Egli vorrà fare tramite loro e le loro organizzazioni. Però, per qualche motivo, queste loro visioni si bloccano. Non hanno mai imparato a comunicare la visone alle loro congregazioni.

Comunicare la visione è cruciale per il successo del vostro ministero; ecco cinque suggerimenti per far conoscere la tua visione:

1. L’esempio personale

Gesù è stato l’esempio supremo in questo. Devi essere vulnerabile, devi permettere alla gente di vederti in prima fila. La gente deve poter vedere il tuo impegno e prenderti come modello. In molti modi, devi personificare il tuo ministero. I valori che stai cercando di trasmettere tramite il tuo ministero dovrebbero essere visibili nella tua vita.

Un esempio di tutto questo lo è stato Lee Iacocca. Ha personificato la visione della Chrysler in un momento quando la Chrysler USA stava affondando; Lee Iacocca si è messo al timone ed ha cominciato a mettere la sua faccia nelle pubblicità. E di colpo la gente diceva: “Lee Iacocca è un uomo impegnato, un uomo di integrità e visione; penso che mi comprerò una Chrysler”.

Fondamentalmente egli aveva personificato la resurrezione della compagnia come l’altro esempio, il manager che ha detto sui rasoi: “Quel rasoio mi è piaciuto così tanto, che ho comprato la fabbrica”. Allora tu pensi: “Se lui ci ha creduto fino a tal punto, allora dovrà essere proprio un ottimo rasoio!”

2. Con slogan verbali

Vi suggerisco di creare degli slogan particolari che abbiano un senso per il vostro ministero. Ogni grande leader conosce il potere di uno slogan; se lo avete sentito, non potrete dimenticare il discorso “Io ho un sogno” di Martin Luther King, dove parla di bambini, bianchi e neri, che giocano assieme in un mondo dove il carattere ha più importanza del colore della pelle. “Io ho un sogno” viene ripetuto più e più volte, e colpisce il bersaglio.

Il potere di uno slogan è importante, perché la gente non si ricorda i discorsi, e non si ricorda i sermoni; si ricorda frasi brevi. Quindi dovete avere delle frasi che riassumano in maniera succinta, in poche parole, ciò che state cercando di fare, così tutta la gente potrà afferrarlo.

Franklin Roosevelt ha fondamentalmente fatto cambiare la mentalità della gente durante un periodo di depressione per portarli a pensare alla crescita dicendo: “Non c’è nulla di cui aver paura tranne la paura.”

Kennedy lo fece dicendo: “Non chiedere cosa il tuo paese possa fare per te, ma piuttosto cosa tu possa fare per il tuo paese!”

Slogan

Queste frasi continuano ad essere ripetute. Nessuno si ricorda più i discorsi ma si ricordano queste frasi brevi. Sono corte, forti e chiare. L’errore più grande che la gente commette nel ministero è di parlare troppo e di rendere complicato ciò che si vuole fare.

Qui nella nostra chiesa abbiamo dozzine di slogan: “Ogni membro è un ministro.” Cinque parole che riassumono ciò che crediamo sul sacerdozio universale. “I pastori sono gli amministratori, e le persone sono i ministri.” Poi ancora, “Non potrai mai dare a Dio più di quanto Egli da a te.” Questi sono slogan efficaci, e lo è anche la nostra dichiarazione di intenti: “Un grande impegno al Grande Comandamento ed al Grande Mandato produrrà una grande chiesa.”

Qui a Saddleback, parliamo dei cinque propositi della Chiesa, e cioè: comunicare il messaggio di Dio, avere comunione con altri credenti, dimostrare l’amore di Dio, discepolare il popolo di Dio e celebrare la presenza di Dio. Cinque brevi frasi spiegano il nostro senso di essere; così quando qualcuno viene a chiederci: “Cosa credete voi come chiesa?” lo possiamo spiegare in cinque brevi frasi.

3. Analogia o metafora

Se vuoi comunicare la visione del tuo ministero o la visione della tua chiesa, devi paragonarla a qualcosa che tutti conoscono. Quante volte troviamo Gesù nel Vangelo che diceva: “Il regno dei cieli è come…” e poi dava un’analogia, raccontava una parabola o una metafora.

Ronald Reagan è stato chiamato “il grande comunicatore”, ma in realtà non parlava con molte parole: era semplicemente bravissimo ad illustrare i suoi concetti. La sua capacità di semplificare le cose complicate, quando parlava del deficit finanziario ed aveva una pila di banconote sulla sua scrivania, che rappresentava il debito pubblico dell’americano medio, e poi diceva: “Un bilione di dollari è una pila alta quanto l’Empire State Building.” Usò questa illustrazione nel suo primo discorso sul debito pubblico, e la gente riuscì a capire, era una cosa tangibile che potevi visualizzare.

Noi in comunità usiamo spesso l’immagine del campo di baseball per spiegare la nostra scuola di formazione, che va da prima base a seconda base e così via. È qualcosa che la gente può capire facilmente.

4. Simbolismo

Il simbolismo raggiunge la gente sul piano emotivo piuttosto che su quello intellettuale. Frasi in acronimo (per esempio, la chiesa che PESCA offre Protezione, Evangelizzazione, Sostegno, Collaborazione e Addestramento), disegnini e logo sui gadget sono cose molto importanti. Usiamo molto simbolismo nella nostra campagna evangelistica “Tempo di costruire”.

5. Contatto personale

Mettetevi a tavolino con delle persone chiave, le persone che appoggiano il vostro ministero. Trovatevi da soli con loro e condividete la vostra visione. Lasciate che vengano contagiati da voi a colazione, pranzo o cena insieme, o qualcosa del genere. Saranno loro che vi appoggeranno presso gli altri in seguito, e di solito chi vi appoggia dovrà essere convinto di cosa appoggia.

Alla prossima,

– Rick Warren