Aggiornamento: Ravi Zacharias International Ministries ha annunciato nel 2021 i risultati di un’indagine sulla condotta di Ravi Zacharias. Le loro conclusioni sono veramente pesanti. Mentre lasciamo pubblicato questo storico articolo, è con grande tristezza che abbiamo preso la decisione di rimuovere ogni link, tag ed associazione con Ravi Zacharias.
Quest’articolo contiene estratti dal quarto capitolo del libro “Perché tra i tanti proprio Gesù?” di Ravi Zacharias (Italia per Cristo editore in collaborazione con Soli Deo Gloria). Il libro è disponibile ad un prezzo conveniente (3 copie per circa Euro 10) presso Kurt Jost (Soli Deo Gloria). Usato con permesso.
Nel suo libro Into Thin Air, Jon Krakauer descrive i pericoli che ebbero il sopravvento sugli scalatori che tentavano di scalare il Monte Everest durante una spedizione nella primavera del 1996.
Un membro della spedizione che morì si chiamava Andy Harris. Era una delle guide ed era rimasto in vetta ben oltre il tempo massimo fissato insieme agli altri capi. Nella sua discesa si trovò in bisogno disperato d’ossigeno e inviò un messaggio radio al campo base, indicando la sua situazione e dicendo che, sebbene avesse trovato delle bombole di ossigeno lasciate da coloro che erano scesi prima di lui, erano tutte vuote. Gli amici nel campo base lo supplicarono via radio di usare quelle bombole, ma Harris insisteva che erano vuote.
Harris aveva un bisogno disperato d’ossigeno. La mancanza d’ossigeno che accusava, aveva distrutto la sua capacita di riconoscere la salvezza che teneva tra le mani.
Cosa ottieni nel cristianesimo?
Gesù è per i nostri cuori, ciò che l’ossigeno rappresenta per il cervello. Solo lui ci soddisfa come nessun’altra cosa e ci aiuta a pensare in modo corretto e coerente.
Se dovessimo fare un elenco di tutti i nostri appetiti, saremmo stupiti nello scoprire quanti di essi siano completamente legittimi. Siamo affamati di verità, d’amore, di conoscenza, di un senso d’appartenenza, di possibilità di espressione, di giustizia, d’immaginazione, d’apprendimento e di significato, solo per citarne qualcuno.
Ma, per quanto questi bisogni siano importanti e giusti, nessuno di essi equivale al nostro bisogno di Gesù. Gesù spiega il posto supremo nella nostra vita che lui deve occupare e la soddisfazione assoluta che egli offre:
“lo sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Giovanni 6:35).
Non avere mai fame! Non avere mai sete! Se da un lato è difficile capire completamente ciò che Gesù intendeva quando si è identificato come il “pane della vita”, un punto è chiaro ed importante: la gente intorno a lui voleva un aiuto materiale, ma Gesù voleva offrire loro se stesso. Egli voleva che i suoi seguaci riconoscessero che l’appetito supremo della vita poteva essere soddisfatto solo dalla sua persona.
Cosa ottieni nel buddismo?
Questo è un sistema di fede che, tra l’altro, ha un gruppo sempre più nutrito di seguaci da Hollywood. Spesso è definita come una religione semplice, fatta di compassione e di etica. Ma in realtà, il buddismo è probabilmente tra i sistemi di fede più complessi del mondo.
Da una base semplice di quattro offese che servono a determinare lo stato di un buddista come vero discepolo, si innalza un labirinto incredibile di sentieri per la restaurazione.
- Coloro che seguono gli insegnamenti di Budda ricevono una lista di trenta regole su come evitare cadute.
- Ma prima che queste regole diventino pertinenti, esistono novantadue regole che si applicano a una sola delle suddette offese.
- Per diventare un monaco buddista invece, ci sono settantacinque regole.
- Per gli uomini esistono duecentoventisette regole di disciplina e per le donne trecentoundici.
Tra l’altro, è stato fatto un arduo sforzo di persuasione per indurre il Budda a permettere che le donne potessero ottenere lo stato di “discepolo”. Egli acconsente solo in seguito alle suppliche e alle insistenze di uno dei suoi discepoli. Ma nel farlo, si preoccupò di aggiungere delle regole fatte appositamente per loro.
Nel cristianesimo si ottiene Gesù. Nel buddismo si ottengono una serie di regole di condotta moltiplicate all’infinito.
Cosa ottieni nell’induismo?
Al cuore dell’insegnamento induista c’è la ricerca dell’unione con il divino. Perché? Perché l’induista afferma che tutto l’universo è divino e noi ne facciamo parte integrante. Nell’induismo l’obiettivo di ogni individuo è di superare la condizione di ignoranza e le delusioni tramite la scoperta e la realizzazione pratica della nostra divinità.
Ecco cosa c’è al cuore del sistema di fede dell’induismo. Il fatto che io e te siamo dèi. Uno dei più noti filosofi indiani ha riassunto tutto con la più semplice delle formulazioni: “L’uomo è Dio, in una condizione temporanea di dimenticanza della sua identità”?
Ma è questa la realtà? È questo ciò che pensi quando ti guardi allo specchio? È questo ciò che impariamo da qualche millennio di storia umana? lo e te siamo semplicemente divinità sole e confuse che hanno perso la strada?
Nel cristianesimo si ottiene Gesù. Nell’induismo ottieni solo te stesso, un dio affetto da un’amnesia, e un’unione con il divino impersonale dell’universo.
Cosa ottieni nell’islam?
Mentre nell’induismo si va ad un estremo, dove il sé viene dichiarato dio, nell’islam si va all’altro estremo. Nell’islam la distanza tra Dio e l’umanità è così grande che anche i più devoti seguaci di Allah non possono mai sperare di avvicinarsi a lui. Dato che la distanza tra Allah e i suoi fedeli appare incolmabile, l’adorazione si trasforma in una matassa mirabolante di attività, che mira ad avvicinare l’adoratore a Dio. Al posto di un caloroso rapporto si sostituiscono la ripetizione e la sottomissione.
Ma, nonostante tutto ciò che il musulmano osserva e malgrado tutte le regole che segue, egli, se è un semplice seguace, non arriverà mai alla certezza del cielo. Il destino di una persona è nella “volontà di Dio”. Il destino di ognuno è abbandonato alla misericordia di una volontà oscura.
Ogni possibilità di rapporto con Dio è obliterata da regole e dalla minaccia reale di punizione.
Nel cristianesimo si ottiene Gesù. Nell’islam non si trova l’intimità con Dio ma l’adorazione costruita sulla ripetizione e sulla sottomissione.
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