Questa pagina rappresenta un capitolo dal “Corso Omega”, una serie di manuali gratuiti per fondatori di chiese (ed altri!) a cura di Michele Carlson. Clicca qui o scrivi a Michele per saperne di più.
La Coppia nel Matrimonio
L’unità di base della famiglia è la coppia unita in matrimonio.
Leggendo la storia della creazione nella Genesi, vediamo che quando Dio creò l’essere umano secondo la Sua immagine lo creò come uomo e donna. Queste due persone vivendo insieme in unità (Genesi 2:24) erano un riflesso dell’immagine del Dio trino che vive in perfetta unità nella diversità. Come unità, dovevano vivere in una relazione d’amore che sarebbe risultata nella loro progenie. Gli fu dato un compito da svolgere: governare sui pesci, gli uccelli e gli animali della terra.
Quando peccarono la disarmonia penetrò la relazione d’amore, la riproduzione divenne dolorosa e invece di governare sulla terra provarono a governare l’un l’altro.
Parte del lavoro di redenzione di Cristo è la restaurazione dell’immagine di Dio all’interno della relazione matrimoniale. Ci sono tre principi che serviranno come base per la discussione dei ruoli nel matrimonio.
1. Mariti e mogli hanno lo stesso valore.
Da Galati 3:28 riconosciamo che Dio ha designato mariti e mogli con lo stesso valore. Il valore di una persona non è basato sulla funzione o ruolo, ma piuttosto sul fatto che lui o lei sia creato/a secondo l’immagine di Dio.
2. Il marito e la moglie devono essere interdipendenti.
In 1 Corinzi 11:11 vediamo che Dio ha designato il marito e la moglie in modo che siano interdipendenti. La chiesa è composta di uomini e donne con ogni genere di personalità. Uno dei caratteri distintivi della chiesa è che i suoi membri coesistono in unità. Ci sono differenti livelli di profondità in queste relazioni, ma la relazione matrimoniale può essere una delle più complesse. In un matrimonio pieno dello Spirito, l’interdipendenza sarà rappresentata in modo affascinante. E naturalmente ciò rende testimonianza dell’interdipendenza che esiste nella natura divina.
3. C’è un ordine di responsabilità nella famiglia.
Da 1 Corinzi 11:3 apprendiamo che Dio ha designato un ordine di responsabilità nella famiglia. Così come c’è un ordine funzionale in Dio, c’è anche un ordine funzionale nel matrimonio. Dio è capo di Cristo che è capo di ogni uomo che è capo di sua moglie.
Il Ruolo del Marito
A. Di essere capo della Moglie: Efesini 5:23
Paolo afferma che il marito è il capo della moglie così come Cristo è il capo della Chiesa. Questa leadership richiede responsabilità di fronte a Dio per la famiglia. Siccome l’enfasi del testo è sull’amore del marito per la moglie, questa è la parte più importante della sua responsabilità.
L’amore del marito per la moglie è la parte più importante della sua responsabilità.
I mariti devono aspirare al meglio per le loro mogli, anche a loro proprio costo. La leadership definita in questo modo diviene una vocazione alta e santa…. Un’applicazione molto pratica di questo concetto è nell’area dei doni spirituali. Il marito dovrebbe essere attivamente coinvolto nell’assistere sua moglie a scoprire i suoi doni spirituali. Sarà una continua avventura mentre i doni della moglie vengono scoperti, sviluppati e lanciati nel ministero.
Comunque alcuni affermano che, sulla base di Genesi 3, l’uomo dovrebbe governare su sua moglie. Il testo specifico di Genesi 3:16 afferma: “i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te”. La parola Ebraica tradotta “dominare” significa tenere sotto, governare come un sovrano assoluto. La parola è usata per re e ufficiali pubblici in tutto l’Antico Testamento. Ma tieni a mente che Genesi 3:16 è un’affermazione della condanna, non del regno.
Predice come l’uomo peccatore dominerà le donne e le soggiogherà in posizioni di inferiorità. Questa è stata la realtà in migliaia di culture nel corso di migliaia di anni.
Un dominio duro non è nei modi di Cristo. Così quando Paolo dice che un uomo è capo di sua moglie come Cristo è capo della chiesa, non sta supportando la condanna – la sta infrangendo. Sta mostrando come gli uomini possano interrompere il ciclo di miseria e la mentalità del “prima io” che la caduta inaugurò.
Allora qual era lo stile di leadership di Cristo?
Questo stile è descritto in Luca 22:25-27 ed è descritto come leadership-servile. “Servo” e “leader” non sono termini che si combinano naturalmente. Sembrano opposti. Ma, nel regno di Dio, l’essere il “capo” significa essere questa unica combinazione di leader e di servo. È vero che agli uomini è stata assegnata l’autorità di guidare le loro mogli, ma lo stile deve essere quello di un servo e non di un signore. L’obiettivo, quindi, è di essere una fonte di vita per loro. La leadership del marito nei confronti di sua moglie deve essere modellata secondo la leadership di Cristo sulla Sua sposa, la Chiesa. Cristo non sfrutta la Chiesa. Lui non la domina o forza la Sua leadership su di lei. Al contrario, ha guadagnato il diritto di leadership pagando il prezzo Lui stesso per la Sua sposa e, in ultimo, morendo per lei. In base al modello di Cristo, la leadership del marito su sua moglie è caratterizzata da:
- Responsabilità, non rango
- Sacrificio, non egoismo
- Dovere, non dominio
B. Di prendersi cura dei bisogni essenziali della moglie
Rifletti sull’avvertimento di Pietro in 1 Pietro 3:7: “Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.”
Le mogli hanno bisogno che i mariti vivano con loro in modo sensibile. Ciò significa che i mariti devono relazionarsi alle loro mogli con cognizione, consapevoli del fatto che sono differenti dagli uomini. A parte le ovvie differenze fisiche, ci sono grandi differenze psicologiche ed emotive. I mariti dovrebbero prestare attenzione alle tre seguenti preoccupazioni.
1. Amicizia
La prima è che le mogli hanno bisogno di amicizia. Dio disegna le donne per relazioni profonde e lunghe e loro si aspettano che i mariti soddisfino quel bisogno. Vogliono e hanno bisogno dell’amicizia, presenza e interesse dei loro mariti.
2. Sicurezza
Il secondo bisogno è la sicurezza. Una donna ha bisogno della sicurezza di un uomo. Ha bisogno di sapere che lui può proteggerla e provvedere per lei. Ha bisogno di potersi fidare. Biblicamente, queste cose sono responsabilità del marito (1 Timoteo 5:8).
3. Riconoscimento
Il terzo bisogno è per il riconoscimento, che è un bisogno condiviso da entrambi marito e moglie. Il marito spesso riceve riconoscimento dal suo lavoro, dal suo ruolo nella chiesa o da altre attività al di fuori di casa. Ma così tanto di ciò che fa la moglie non è visibile. La persona che può davvero apprezzare il suo contributo unico, quello che può congruamente onorarla è suo marito.
Lei è un’amica, un’incoraggiatrice e una compagna spirituale. Parte del ruolo di leader è di farla sentire onorata e di non considerarla un fatto scontato.
C. Di adempiere i doveri di un padre
La responsabilità principale di un padre è di crescere i figli nell’educazione e nell’istruzione del Signore (Efesini 6:4). Questo comprende insegnargli i modi del Signore (Deuteronomio 6:7) e disciplinarli come necessario (Proverbi 19:18, 22:6, 23:13, 14, 29:17).
Il Ruolo della Moglie
Proverbi 31:10 pone l’irresistibile domanda: “Una donna perfetta chi può trovarla?”. Perché una donna per essere una moglie “perfetta”
deve comprendere il disegno di Dio per una moglie e, per Sua grazia, essere conformata da Lui a quel disegno.
A. Una Compagna
Dio creò la donna per essere una compagna per l’uomo (Genesi 2:18).
Lei è il complemento emotivo e fisico che rende un uomo più adatto ai Suoi obiettivi e al servizio in Dio. Lei non lo rende completo nel senso spirituale, emotivo e fisico. Comunque, lei lo rende più completo di ciò che sarebbe da solo senza di lei. Gli contribuisce prospettiva, emozioni, doni e debolezze che da solo non possiede.
Insieme, uniti e dotati dallo Spirito Santo, il marito e la moglie sono completi e al loro meglio nel servire il Signore.
B. Un Supporto
Così come è complementare al marito, la moglie è anche un supporto per lui. Essere un supporto è parte del “comportamento casto e rispettoso” (1 Pietro 3:2) verso di lui. Lei conosce i suoi punti di forza e di debolezza, e lo edifica per il suo lavoro. Proverbi 14:1 mostra come una donna possa edificare o distruggere la sua casa. Può edificare la forza emotiva e la risolutezza del marito, o può contribuire a distruggerlo, disonorandolo e diventando “carie nelle sue ossa” (Proverbi 12:4b).
C. Sottomessa
La moglie ha anche la responsabilità di sottomettersi al marito.
Non c’é comando ripetuto più frequentemente per la moglie che di essere sottomessa al marito (Efesini 5:22, Col. 3:18, 1 Pietro 3:1), una caratteristica della donna devota a Dio come la moglie di Abramo, Sara (1 Pietro 3:6). E comunque, la sua posizione di sottomissione è una posizione piena di potere. In fede lei si sottomette al marito e fa appello al suo Padre celeste. Come il cuore del re (Proverbi 21:1), il cuore del marito è in mano a Dio. Mentre si sottomette al marito, lei si sottomette a Dio e consente alla Sua mano di muoversi nella vita di suo marito. Grazie al suo atto di sottomissione, lei consente a Dio di vincere suo marito a una più alta obbedienza verso di Lui (1 Pietro 3:1). Lei non è comandata a ribellarsi in ordine di modificare l’opinione di suo marito. Lei è comandata a sottomettersi in fede in modo di consentire alla mano di Dio di lavorare nella vita di suo marito e nella sua.
D. Un Manager
Le Scritture provvedono il modello di una moglie industriosa che lavora per il profitto del marito e della famiglia (Proverbi 31:10-31, specialmente versetto 11). A differenza delle mogli di Samaria che, al tempo di Amos, oppressero i poveri e bisognosi e fecero richieste insaziabili ai loro mariti (Amos 4:1), la donna di Proverbi 31 teme il Signore (v.30), serve il marito (v.12), edifica la sua casa (v.27), contribuendo ad accrescere la reputazione del marito (v.23) e la sua fiducia in lei (v.11). Il suo segreto è che lei è un valido supporto per suo marito, prendendosi cura e gestendo la casa, rendendola un luogo armonioso e profittevole che produce del bene per lui. Lo serve, stimandolo, e comunque gestendo la sua casa più abilmente di come lui potrebbe fare. Il marito può solo rendere gloria a Dio per la Sua bontà nell’avergliela donata (Proverbi 19:14).
E. Una Madre: Tito 2:4
Il ruolo centrale di una donna non si ferma all’amore verso il marito. Tito 2:4 va avanti nell’incoraggiarla ad “amare i bambini”. I bambini, specialmente i più piccoli, hanno bisogno di enormi dosi di attenzione personale, supporto e naturalmente amore. I bambini hanno bisogno del potere eccezionale della presenza della loro madre.
Secondo molti esperti di infanzia, lo sviluppo salutare e normale del bambino richiede una relazione vicina, amorevole e continua con almeno una persona sopratutto per i primi due anni di vita. Tito indica che la madre dovrebbe provvedere quelle cure, ma la cultura dominante dei nostri giorni sta in gran parte abbandonando questi principi delle Scritture e invece sta cercando di soddisfare i suoi propri interessi.
Il Ruolo dei Figli
A. Obbedire i loro genitori nel Signore
Efesini 6:1 dice: “Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto”. Questo comando da Paolo alla chiesa in Efeso solleva diverse domande….
- Si sta riferendo solo ai minorenni?
- Gli adulti dovrebbero continuare ad obbedire i loro genitori, anche se non vivono più nella stessa casa?
- Se un adulto rimane nella casa paterna, lo si applica?
- L’espressione “nel Signore” significa che, se un genitore non è cristiano, il figlio non deve obbedirgli?
B. Onorare il padre e la madre
Il comando di Paolo cita dall’Antico Testamento e ricorda agli Efesini che questo è il primo comandamento con una promessa: “perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra” (Efesini 6:2-3, Deuteronomio 5:16).