Questo post è stato scritto da Chris Castaldo per il suo sito www.chriscastaldo.com. Usato con permesso.

Con ogni anno che passa sono più certo che abbiamo bisogno di una grazia trasformatrice. Di una grazia divina. Di una grazia che chiami le nostre fragili vite fuori dal peccato oscuro e ci regali una speranza eterna. Di una grazia che viene trovata nel Gesù crocifisso e risorto. La via di liberazione e la strada al rinnovamento partono dalla grazia e da nessun altro luogo.

Il rinnovamento, però, non è limitato ai primi passi della fede (che spesso vengono chiamati “la conversione”). Il seguace di Cristo continua a ricevere la trasformazione di Dio. In altre parole, oltre al passo iniziale di fede, il rinnovamento incorpora anche una serie di incontri con il Dio vivente. “Rinfrescanti”, “di distubro”, “ispiratori”, “inconvenienti” – queste sono alcune parole che possano descrivere tali momenti. Ecco come Blaise Pascal (1623-1662) descrisse uno dei suoi incontri post-conversione:

Fuoco

Dio d’Abraamo, Dio d’Isaaco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e studiosi

Certezza, certezza, sentimenti profondi, gioia, pace.

Dio di Gesù Cristo.

Dio di Gesù Cristo.

Il mio Dio ed il tuo Dio.

“Il tuo Dio sarà il mio Dio”.

Il mondo dimenticato, e tutto tranne Dio.

Così preziosa fu questa visita divina che Pascal cucì una pergamena con queste parole sulla fodera del suo cappotto e poi su ogni nuovo cappotto che portò per il resto della sua vita. Quest’incontro straordinario lo cambiò.

Come mai Pascal si portò addosso il ricordo di questa sua esperienza? Non sono certo che abbiamo una risposta conclusiva, ma ho il sospetto che ha a che fare col desiderio di ricordare la presenza e la potenza di Dio. In pieno accordo con la promessa di Gesù che “io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”, noi non serviamo un Dio distante il quale non presta attenzione ai suoi figliuoli. Al contrario, Dio si delizia nella trasformazione delle nostre vite.

Mettiamola così: che cos’è che spinse un grupposculo di Ebrei nel primo secolo a dichiarare con baldanza la morte e la risurrezione del Figlio di Dio? Quale specie di evento successe per costringere costoro ad annunciare che avevano visto il Signore che dimorò fra di loro, che era initiazato il capovolgimento del peccato e della morte, che il Regno di Dio era ormai stabilito in principio, che l’Onnipotente spargeva il Suo Spirito su ogni tribù, lingua e nazione, e che un nuovo giorno era spuntato?

Come si fa a spiegare una così meravigliosa attività aldilà di un incontro divino continuato nel tempo?

Chris Castaldo mantiene il sito www.chriscastaldo.com e ha scritto il libro Holy Ground: Walking with Jesus as a Former Catholic (Suolo Sacro: Camminare con Gesù come un ex-cattolico).

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