Quest’articolo è stato scritto da David Putman e Shawn Lovejoy per il sito findingthejesusway.com (in inglese). Usato ed adattato con permesso.
È successo ancora! Ne chiude un’altra! Ogni anno migliaia di chiese sono fondate negli Usa e altrove, e ogni anno centinaia se non migliaia chiudono le porte. Quando una chiesa fallisce, i risultati negativi possono essere di grandi proporzioni per il fondatore, per la sua famiglia e per chi la frequentava.
È difficile sapere esattamente perché così tante chiese non ce la fanno, ma evitare gli sbagli più comuni potrebbe migliorare il tasso di successo per le chiese nuove. Ecco alcuni degli sbagli comuni da evitare:
Correre avanti
La maggior parte di noi fondatori è spinta da un senso d’urgenza. Abbiamo la tendenza a concentrarci su una data specifica in cui avviare i primi culti o inaugurare la sala. Di conseguenza, pronti o no, diamo l’avvio. Invece di essere spinti dal calendario, dovremmo essere spinti da una serie di pietre miliari. Queste pietre miliari indicano che abbiamo completato delle azioni strategiche.
Ecco alcune pietre miliari da tenere in mente:
1. La visione è chiara e comunicata con chiarezza.
2. I responsabili sono stati selezionati.
3. Il nucleo base di credenti è pronto.
4. Un locale è preparato [se necessario].
5. Un piano è stato sviluppato su come prendersi cura dei bambini duranti gli incontri.
6. Un sistema è stato sviluppato per accogliere nuove persone e gradualmente coinvolgerle nella famiglia della chiesa.
Quest’elenco non è comprensivo ma serve solo per suscitare la nostra riflessione. Fallire nello stabilire le varie pietre miliari prima di avviare la chiesa è una ragione chiave per la quale alcune chiese non crescono o diminuiscono numericamente nella prima fase di vita.
Violare il sabato
Fondare una chiesa comporta un costo personale. Per prima cosa, rifiutiamo il mito che si può piantare una chiesa senza pagare nessun prezzo. Siccome un costo c’è, il prenderti cura di te stesso diventa una priorità. Un fondatore di chiese deve sempre ricaricare le sue energie. Questo richiede del tempo regolare in cui ricaricarsi al livello emotivo, relazionale, fisico e spirituale. Prestare attenzione a questi bisogni personali può aumentare sia la longevità che l’impatto della tua vita e del tuo ministero.
Negli ultimi 10 anni, abbiamo fatto parte di una nuova chiesa che è cresciuta da poco più di un sogno a più di 2.000 frequentatori abituali. Purtroppo, solo ora cominciamo a prestare attenzione ai nostri bisogni personali. Ringraziamo il Signore che le nostre mogli sono state incredibilmente pazienti e oneste con noi.
Non abbiamo ancora trovato un valido fondatore di chiese che non debba lavorare sodo per fondare chiese. Quindi, come fondatori di chiese, dobbiamo accettare ciò che le Scritture ci insegnano circa l’uso del nostro tempo. C’è un tempo per il lavoro. Dunque, lavoriamo sodo! Tuttavia, c’è anche un tempo da mettere da parte per riposare. Dunque, riposiamo sodo! Come leader, se non badi alle tue forze e non gestisci il tuo ritmo di vita, nessun altro lo farà per te.
Rimanere troppo a lungo
Quando porti alla luce una chiesa nuova, è il tuo bebè. La chiesa che fondi inizia con una visione che Dio ti ha messo nel cuore. All’inizio dell’opera, tutto parte da te. Tu devi per forza fare tutto. Comunque, una volta che la chiesa comincia a crescere, più a lungo cerchi di controllare tutto, più diventi tu una strozzatura che impedisce la crescita della chiesa. Arriva un momento in cui dobbiamo rilasciare il controllo di certe cose ed equipaggiare gli altri.
I fondatori di chiese che non sviluppano la capacità di equipaggiare e dare potere agli altri a servire vedono solo raramente congregazioni di più di 40 o 50 persone. Puoi dare l’avvio ad una chiesa, puoi raggiungere delle nuove persone con il Vangelo, ma la chiesa rimarrà ferma numericamente. I fondatori di chiese più efficaci capiscono l’importanza dello sviluppo di altri leader e del lavoro di squadra.
Non procurarsi un coach o mentor
La fondazione di chiese è come il dipartimento di ricerca e sviluppo di un’azienda. Noi fondatori di chiese capiamo che bisogna arrivare al futuro imparando dal presente. Mentre avanziamo, valutiamo i fallimenti e i successi attuali, li usiamo per costruire il domani. Come Winston Churchill, comprendiamo che “il successo è lo spostamento da un fallimento ad un altro senza perdere la velocità acquisita”.
I fondatori di chiese si circondano di altri che guidano ed altri che imparano. Mi sono ricordato di questo fatto quando Will Henderson, un fondatore di chiese australiano, è tornato da una conferenza in cui proponevano che ogni fondatore di chiese ha bisogno di un minimo di cinque coach o mentor o guide nelle loro vite. Quelli che crescono come leader si circondano con dei coach.
Come fondatori di chiese, faremo degli sbagli. Nessuno ci azzecca ogni volta! Però, possiamo evitare diversi di questi sbagli se siamo disposti ad imparare e se ci circondiamo di persone che hanno già attraversato il terreno che stiamo per attraversare.