Quest’articolo contiene estratti dal primo capitolo del libricino “Imparare l’evangelizzazione” stampato da Soli Deo Gloria. Il libricino di Mike Hencher è a disposizione gratuita presso Kurt Jost (www.solideogloria.name) o scaricabile qui. Usato con permesso.
Se si vogliono confutare i miracoli di Cristo, bisogna porsi questa domanda: perché i miracoli sono registrati nelle Scritture? Ci possono essere risposte alternative:
1. I testimoni hanno avuto semplicemente delle allucinazioni
2. Gli scrittori hanno cercato deliberatamente di ingannare
3. La registrazione dei miracoli deriva dalla corruzione dei testi che hanno incluso alcune leggende sorte più tardi
4. Gli eventi sono accaduti realmente, ma non erano miracoli
5. I miracoli sono effettivamente avvenuti
1. I testimoni hanno avuto semplicemente delle allucinazioni?
Tutti gli psicologi potrebbero confermare l’improbabilità di tale teoria: alcune persone sono sicuramente soggette a allucinazioni, ma che così tante persone con realtà culturali e attitudini così diverse, avessero contemporaneamente le stesse allucinazioni è assolutamente improbabile. Dobbiamo ricordare inoltre che avevano assistito ai miracoli di Gesù sia i suoi seguaci, che i suoi nemici.
2. Gli scrittori cercarono deliberatamente di ingannare?
L’ipotesi che i discepoli di Gesù descrivessero i miracoli semplicemente per ingannare le persone, per spingerli a seguire Gesù, è incompatibile col carattere del loro insegnamento, fondato, tra l’altro sul desiderio di una vita santa; essi stessi erano pronti a sacrificare la loro vita per ciò in cui credevano e quasi tutti infatti morirono come martiri. Molte persone hanno perso la vita, ma quante sarebbero morte per un falso messaggio, basato sulla loro immaginazione o su un loro inganno?
Inoltre, non ci sono registrazioni di quel tempo, che negano gli avvenimenti. Negli scritti Talmudici, i Rabbini ebrei, nel tentativo di sminuire e screditare Gesù, attribuirono i miracoli a Satana; Celso, filosofo e critico del Cristianesimo del secondo secolo, li attribuisce alla stregoneria e Giustino dice che sono stati persino registrati negli annali ufficiali durante il governo del procuratore Pilato.
3. La registrazione dei miracoli risulta dalla corruzione dei testi?
Questa affermazione suggerisce che i racconti dei miracoli di Gesù siano stati inseriti successivamente, da persone senza scrupoli o che siano semplicemente stati aggiunti molto tempo dopo che la leggenda si fosse sviluppata.
Il Nuovo Testamento è il libro dell’antichità maggiormente documentato. Ci sono pochissimi manoscritti esistenti degli scritti di Platone, delle tragedie greche, e di altri lavori antichi e risalgono ad un’epoca molto successiva rispetto all’originale. Il testo del Nuovo Testamento, al contrario, è confermato da circa tremila manoscritti, e da diverse prime traduzioni e numerose citazioni dei primi padri della Chiesa.
Secondo la maggior parte degli studiosi tutti, o quasi, i documenti del Nuovo Testamento erano completi entro il 100 d. C., cioè nei settant’anni successivi al ministero di Cristo. La maggior parte dei libri è stata composta trenta o cinquant’anni prima della fine del secolo, quando i testimoni oculari erano ancora in vita. Ognuno di questi libri è stato redatto o da un testimone oculare o da qualcuno che aveva una relazione molto stretta con uno di loro. Quando i libri sono stati completati concordavano pienamente sia con la ricca tradizione tramandata oralmente, sia con quella scritta: infatti brevi manoscritti sulla vita di Gesù erano già in circolazione. I primi cristiani accettarono immediatamente la maggior parte degli scritti come parola di Dio. Esistono copie di documenti databili non oltre cinquant’anni dalla pubblicazione dei libri del Nuovo Testamento e questi manoscritti ne attestano l’autorevolezza.
Alcuni studiosi dei testi hanno trascorso anni di studi approfonditi, nel tentativo di scoprire le parole esatte della Bibbia comparando i manoscritti ora esistenti. I critici hanno confrontato con grande precisione le oltre tremila copie degli originali manoscritti greci, le vecchie traduzioni della fine del secondo secolo, e le citazioni riportate negli scritti dei primi padri della chiesa.
Alcuni frammenti dei Manoscritti Onciali Greci risalgono al 175 o 200 d. C.
I papiri di Chester Beatty, che contengono quasi tutti i libri del Nuovo Testamento, sono stati copiati circa nel 220-230 d.C.. Nella Libreria John Rylands, Manchester, si trova parte di un codex su papiro che contiene dei versetti del vangelo di Giovanni che risale, secondo Deissman, al periodo dell’imperatore Adriano (117-138 d. C.). Questo manoscritto è stato trovato in Egitto e se ipotizziamo che è stato trascritto in quel luogo, allora il vangelo di Giovanni era arrivato sino lì per quella data.
Westcott, Hort e Kenyon sono tra i principali critici testuali. Westcott e Hort, riguardo alla credibilità del testo del Nuovo Testamento, affermano:
“Se mettiamo da parte le banalità, come i cambi d’ordine, le inserzioni e le omissioni di articoli con nomi propri e cose simili, le parole che secondo noi sono incerte difficilmente ammontano a più di una millesima parte dell’intero Nuovo Testamento”.
Questa piccola parte di incertezze sui testi contestati non influenza in alcun modo le dottrine fondamentali della fede cristiana. Kenyon dichiara infine:
“L’intervallo tra le date della composizione originale e la prima prova ancora esistente è minimo, tanto da essere trascurabile, inoltre sono stati rimossi gli ultimi dubbi riguardo al fatto che le scritture fossero giunte sino a noi nella forma in cui furono scritte. Possiamo considerare certa l’autenticità e l’integrità dei libri del Nuovo Testamento”.
4. Gli eventi successero, ma non erano miracoli e potevano essere spiegati con leggi naturali?
Coloro che sostengono questa teoria si riferiscono in particolare ai miracoli di guarigione di Gesù e dicono che quello che successe fu semplicemente il risultato dell’applicazione di alcune leggi di psicologia. Oggi sappiamo che un’ampia percentuale di tutte le malattie può avere origine da cause psicologiche e l’applicazione di alcuni principi psicologici potrebbe aver risultati in molte guarigioni. Questa teoria, comunque, non può spiegare alcuni fatti quali ad esempio i disturbi emozionali di alcuni malati a cui accenna in più parti la Bibbia e la potenza di Gesù che comunque si estendeva ben oltre quella di ogni psicologo o psichiatra. Quale medico oserebbe riconoscersi la potenza di risuscitare i morti? Gesù lo fece in ben tre occasioni. In una di queste l’uomo era stato nella tomba già da quattro giorni, quando fu risuscitato….
5. I miracoli effettivamente avvennero!
In assenza di ogni altra risposta adeguata sul perché i miracoli siano registrati, si è portati a concludere che i miracoli devono essere realmente accaduti.