Quest’articolo è stato scritto per www.pastors.com (in inglese) da Robert E. Logan, direttore esecutivo di CoachNet®. Usato con permesso.
Immaginate nell’arco della vostra vita un movimento suscitato da Dio per il quale migliaia e migliaia di persone arrivino a conoscere Cristo. Il raccolto straripa, vengono formati nuovi piccoli gruppi e chiese, ma la gente diventa credente così velocemente che non ci sono leader sufficienti per aiutarli spiritualmente. Vengono nominati nuovi leader tra i credenti e questi si assumono la responsabilità di supervisionare le nuove chiese.
Questo è quello che è successo nel ministero di John Wesley, un evangelico itinerante del 1700. Così tante migliaia di persone hanno accettato Cristo attraverso la sua predicazione che ha dovuto formare nuovi gruppi e nuove chiese – e ha dovuto usare nuovi convertiti per guidarli.
Ha sviluppato approcci riproducibili che li hanno messi in grado di lavorare efficacemente come leader mentre imparavano. Sono cresciuti nella loro leadership mentre continuavano a servire, evangelizzare, fare nuovi discepoli, e produrre nuovi leader per il raccolto. Dal lavoro di Wesley è scaturito un nuovo movimento di chiese chiamato Metodiste.
Durante la sua vita Wesley ha visto diventare seguaci di Cristo 72.000 persone in Inghilterra e 57.000 negli Stati Uniti. E questo era solo l’inizio. Nella generazione dopo la sua morte, un numero enorme di persone ha accettato Cristo tramite queste chiese. Ad un certo punto, una persona su trenta in Inghilterra era Metodista.
Il movimento di Wesley continua fino ai giorni nostri. La gente accetta ancora Cristo sulle tracce di questa eredità spirituale che si collega direttamente al ministero di John Wesley.
Un’azione di moltiplicazione delle chiese come questa può avvenire dovunque e in qualunque momento. Questi movimenti si adattano alle culture, selezionano leaders tra il raccolto e stabiliscono la moltiplicazione nel loro codice genetico.
Cosa li rende così di successo? Sono stati i critici di Wesley a identificarne il segreto: questi hanno cominciato a chiamare i loro seguaci Metodisti. Non era un complimento ma un’etichetta derogatoria. Avevano accuratamente identificato l’elemento che differenziava il loro ministero: un metodo semplice e riproducibile – un sistema che ha dato la possibilità a gente comune di fare cose straordinarie.
Tabelline
Vi ricordate quando studiavate le tabelline a scuola? Per mesi siete diventati matti con le addizioni: 5 + 5 = 10, 10 + 10 = 20. Alla fine siete probabilmente arrivati a 30 o giù di lì ma quanto ci sarebbe voluto per arrivare a 100 o 200 o 300? Questi numeri sembravano piuttosto lontani da raggiungere.
Poi arrivò la moltiplicazione. Immediatamente c’è stato un momento di accelerazione. Con questo metodo, immediatamente questi numeroni non sembravano più così irraggiungibili.
Lo stesso principio si applica per le chiese. Aggiungere nuove chiese è una buona idea – moltiplicarle è un’idea migliore. Moltiplicare chiese significa fondare chiese che fonderanno a loro volta altre chiese. Ecco come l’addizione diventa moltiplicazione. Quando si tirano le somme, il potenziale a lungo termine è stupefacente.
Molti pastori pensano di stabilire chiese sane o molto grandi, ma di solito non pensano a moltiplicare le chiese. Il miglior modo per raggiungere il raccolto non è attraverso le chiese grandi, ma attraverso le chiese che si moltiplicano – indipendentemente dalla loro misura.
Riproducibilità
La chiave per ottenere successo a lungo termine nel raggiungimento del raccolto non è la dimensione iniziale, ma la riproducibilità. Ecco come è cresciuta la chiesa primitiva in Atti. Consisteva di piccole unità (chiese-familiari, in questo caso) che si sono moltiplicate.
Quando Gesù ha comandato ai suoi discepoli di fare altri discepoli – in Matteo 28 – diceva loro di continuare il metodo iniziato da lui stesso. Fare discepoli già contiene in sé il metodo della moltiplicazione a livello personale – la moltiplicazione dei gruppi e delle chiese semplicemente lo fa passare al livello successivo.
Recentemente è stata messa molta enfasi sulla fondazione di nuove chiese, eppure la maggior parte del materiale sulla fondazione di chiese è ancora basata sulla crescita per addizione.
Le chiese che vengono fondate spesso lavorano bene e raggiungono i perduti, ma difficilmente diventano chiese che fondano altre chiese. Per muoverci da crescita per addizione a crescita per moltiplicazione, bisogna guardare alle nostre chiese secondo la prospettiva del Regno di Dio.
Gesù ci ha chiamato a portare il messaggio del Vangelo a ogni nazione e ad ogni gruppo di persone. Spesso applichiamo questo comandamento alle missioni, ma non alla chiesa locale – dimenticando che sono la stessa cosa.
Le chiese sane crescono. Poche persone dissentirebbero con questa dichiarazione. I discepoli fanno altri discepoli, i leaders insegnano ad altri leaders, i gruppi danno vita ad altri gruppi e i ministeri piantano i semi per altri ministeri. Questa è la progressione e il naturale ordine di crescita.
Comunque, molti falliscono nel riconoscere che le chiese dovrebbero continuare a crescere al di là delle loro mura. Sono fatte per fondare altre chiese, e queste chiese sono fatte per fondare altre chiese, che andranno avanti e fonderanno a loro volta altre chiese.
Il Regno di Dio, vivo nella Sua chiesa, è organico. È studiato per vivere e crescere e riprodursi. I discepoli, i gruppi, le chiese…tutto ha una parte nell’adempimento del Grande Mandato. I discepoli si moltiplicano e fanno altri discepoli, i gruppi si moltiplicano in altri gruppi, le chiese si moltiplicano in altre chiese…tutti con uno scopo in mente: raggiungere l’intero raccolto per Gesù Cristo.