Quest’articolo contiene vari estratti dal libro “Nuove evidenze che richiedono un verdetto” di Josh McDowell. Appare qui per gentile concessione di Edizioni Centro Biblico.
La nascita verginale di Gesù Cristo è un avvenimento che ha lasciato perplesse molte persone. La Bibbia afferma che Dio aveva deciso che Suo Figlio sarebbe entrato nel mondo in modo miracoloso.
Settecento anni prima della nascita di Cristo, il profeta Isaia scriveva: «Perciò, il Signore stesso vi darà un segno: Ecco la Vergine concepirà, e partorirà un Figliuolo; e tu chiamerai il suo nome Emanuele» (Isaia 7:14, versione Diodati CEI).
L’adempimento della profezia di Isaia è riportato nel Nuovo Testamento: «Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò l’angelo Gabriele a Nazaret, un villaggio della Galilea, a Maria, una vergine fidanzata con un certo Giuseppe, discendente del rè Davide».
«Non temere Maria!» le disse l’angelo, «perché tu hai trovato il favore di Dio! Fra poco sarai incinta e avrai un figlio maschio; lo chiamerai Gesù». Maria allora chiese all’angelo: «Ma come posso avere un bambino? Sono vergine!» L’angelo rispose: «Lo Spirito Santo scenderà su di tè e la forza di Dio ti coprirà con la sua ombra, perciò il bambino che nascerà sarà chiamato: Figlio di Dio perché nulla è impossibile a Dio!’» (Luca 1:26, 27, 30, 31, 34, 35, 37).
La nascita verginale è riferita dalla Bibbia come fatto storico. Gli autori che riportano il racconto Gesù sono Matteo, testimone oculare dei fatti relativi alla vita di Gesù, ed il medico Luca, che presenta alcuni aspetti della vita di Cristo dal punto di vista di Maria, Sua madre.Sia in Matteo che in Luca i brani sono autentici. Non esiste assolutamente alcuna prova che siano stati aggiunti in momenti successivi: infatti, la dottrina secondo cui Gesù nacque da una vergine è stata creduta dalla Chiesa sin dagli inizi. Ignazio, vissuto all’inizio del secondo secolo, scriveva agli Efesini: «Poiché il nostro Dio, Gesù Cristo, fu concepito nel grembo di Maria, secondo il decreto divino, dal seme di Davide, ma anche dello Spirito Santo».
Vi sono diverse ragioni per cui era necessario che Gesù nascesse da una vergine. La Bibbia insegna che la Parola che si è fatta carne era con Dio sin dal principio (Giovanni 1:1). Il fatto che Cristo esistesse già prima della Sua incarnazione è attestato più volte nel Nuovo Testamento (Giovanni 8:58, Filippesi 2:5, 11, Colossesi 1:15, 16).
Quando Gesù venne al mondo, la sua vita non era appena agli inizi, così come le nostre, ma era quella dell’eterno Figliuolo di Dio. Venire al mondo dalla vergine Maria attesta un intervento divino ed è proprio quello che i Vangeli riportano e dimostrano.
Un’altra delle ragioni per cui era necessario che Gesù nascesse da una vergine è data dalla Sua natura priva di peccato. Uno degli insegnamenti fondamentali del Nuovo Testamento è che Gesù, dal momento della nascita a quello della morte, non peccò mai. Per essere un sacrificio perfetto. Egli stesso doveva essere perfetto, senza peccato. Per non essere già contaminato dal peccato al momento della nascita, era necessaria una miracolosa entrata nel mondo.
Molti trovano difficile credere che Gesù nacque da una vergine, proprio perché si tratta di un miracolo. La Scrittura, infatti, non lo tratta come un avvenimento ordinario, ma come un atto sovrannaturale di Dio. Il miracolo della nascita da una vergine non dovrebbe porre problemi a chi accetta gli altri miracoli riportati nella Bibbia. I Vangeli illustrano chiaramente che Maria e Giuseppe non ebbero rapporti matrimoniali prima della nascita di Gesù: «ma non ebbe con lei rapporti matrimoniali, finché non ebbe partorito il figlio che Giuseppe chiamò Gesù» (Matteo 1:25).
La nascita di Cristo da una vergine non è semplicemente un fatto storico, ma anche un indispensabile atto divino per la salvezza dell’umanità.