Problema #1 nel campo evangelico? La mancanza di perdono

Quest’articolo è stato scritto per www.MissionePerTe.it da Scott Alan Hansen, cantante e insegnante.

Conoscete la famosa preghiera “Padre Nostro”? È la preghiera più famosa del mondo cristiano, vero? Quanto spesso ripetiamo le parole “rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori”!

Preghiera

Fermatevi un attimo e riflettete su alcuni osservazione:

1) I peccati che commettiamo, o che sono commessi contro di noi, sono visti da Dio come debiti…qualcosa che dobbiamo prima o poi pagare!

2) Il discorso del perdono deve essere affrontato spesso…dato che questa preghiera sia una preghiera esemplare da usare quando parliamo con Dio.

3) Con la frase biblica sopraindicata, stiamo chiedendo al Signore di perdonarci i nostri peccati seconda la stessa misura in cui siamo disposti a perdonare gli altri per i loro peccati commessi contro di noi!

Ma vi rendete conto!? Secondo quest’ultima osservazione, a volte non chiediamo molto da parte di Dio. Perché se non perdoniamo (spesso!) gli altri per ciò che hanno fatto contro di noi, come posiamo chiedere a Dio la misericordia di cancellare “i nostri debiti”
contro Lui?

Dopo dieci anni di esperienza come rappresentante del ministerio Libertà in Cristo qui in Italia, devo dire che Problema #1 (Peccato #1) nel campo evangelico è la mancanza di perdono. Quanta sofferenza e schiavitù spirituale inutile. Gesù è venuto per salvare l’essere umano, per liberarlo da un sacco di problemi causati dai nostri peccati. Pensate un attimo solo ai problemi fisici che risultano dalla mancanza di perdono: mal di testa, torcicollo, mal di pancia, ulceri, notte passate in bianco, ecc. Sono cose da evitare come la peste bubbonica!

“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” dice Gesù Cristo (Giovanni 8:32), e una di queste verità è che dobbiamo imparare la gloriosa libertà che viene attraverso il perdono! Vi incoraggio di leggere la parabola del grande debitore perdonato che dopo rifiutò di perdonare (in Matteo 18:21-35). Secondo Matteo 18:32-35, quella persona veniva torturata per la sua mancanza di perdono! Pensateci sopra!

In fondo il problema con qualsiasi discorso sul perdono è che non sembra giusto perdonare. Io sono la vittima che soffre; l’altra persona è colpevole (ma spesso sta bene!), e spetta a me fare il passo di perdono?! Dov’è la giustizia qui? Quando pagherà l’altra persona per il danno che ha fatto? Vorrei rispondere a queste domande con alcune osservazioni pratiche:

1) L’idea di perdonare non è un suggerimento da parte di Dio; è un comandamento (Matteo 6:14, 15; Luca 6:37).

2) Se scegliete di perdonare o no, dovete vivere con le conseguenze negative comunque. Il danno è già fatto, l’acqua già passata sotto il ponte. L’unica scelta che abbiamo qui è di non perdonare e vivere con rancore e amarezza oppure perdonare e godere della nostra libertà spirituale come figli ubbidienti.

Gioia nelle citta'

Portiamo il peso alla croce e saremo liberi!

3) Se non perdoniamo, possiamo essere raggirati da Satana (2 Corinzi 2:10, 11).

4) Per chi non perdona, voglio chiedere: “Per quanto tempo vuoi soffrire ancora?” È come se avessimo una catena invisibile fra noi e la persona non perdonata. Spezzate quella catena con il perdono!

Liberatevi dal brutto passato! L’unico avvenimento passato al quale dovremmo essere legati è la croce di Gesù Cristo! Qualcuno ha giustamente detto: “Non perdonare è come bere un bicchiere di veleno e aspettare che l’altra persona muoia!”

5) Lasciamo la vendetta ai piedi della croce! Se perdoniamo qualcuno, ciò non vuol dire che quella persona è “sganciata” davanti a Dio. Se la persona colpevole non chiede perdono da Dio, non è perdonata! Ma lasciate il giudizio nelle mani del Signore. Noi non potremmo mai fare la perfetta giustizia con altre persone. Ma Dio sì! Il Signore dice: “A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione… È terribile cadere nelle mani del Dio vivente” (Ebrei 10:30, 31). Allora, lasciamo queste cose davanti al trono di Dio.

Alla fine, quando noi riflettiamo su quanto è grande il nostro debito davanti a Dio, la nostra disponibilità di perdonare le colpe molto meno gravi di altre persone dovrebbe essere abbastanza naturale per un figlio di Dio. L’umiltà stessa mi costringe ad essere onesto con me stesso e con Dio. Il mio debito davanti a Lui è vasto. Il risarcimento per me sarebbe impossibile! Ma in Cristo Gesù sono stato liberato dal giogo di tutti i miei peccati! Ho ottenuto una misericordia incredibile da Dio. Allora voglio offrire questa misericordia anche a chi mi ha fatto del male. Perdono.

“Padre,
aiutaci ad avere lo stesso spirito di Gesù Cristo
quando perdonava chi lo metteva in croce.
Scegliamo di perdonare chi ci ha fatto del male
per diverse ragioni…ce lo comandi Tu.
Non vogliamo soffrire dal rancore o dall’amarezza,
vogliamo godere del Tuo perdono continuo
e vogliamo vivere con la massima libertà spirituale possibile in Cristo Gesù.
Scegliamo di ubbidirTi oggi.
Scegliamo di perdonare ora per la Tua gloria
e la nostra libertà in Te!
Amen!”

Che il Signore benedica il vostro cammino (clemente) in Lui! Il vostro amico e co-pellegrino in Cristo…

– Scott Alan Hansen