“Sfidare il credente a diventare un MEMBRO attivo della chiesa”

Quest’articolo è stato scritto per www.MissionePerTe.it da Marco Delle Monache, fondatore della chiesa della Vera Vite a Montefiascone (VT).

Spesso, nelle chiese sia piccole che grandi, accade che una buona parte delle persone, pur avendo accettato Gesù, pur frequentando regolarmente le riunioni, pur avendo testimoniato pubblicamente il proprio ravvedimento per mezzo del battesimo, stentino a “mettersi in moto”.

MottoIl membro di chiesa si mette in moto!

Ora sanno di far parte del “corpo di Cristo”, ma si comportano come se fossero un “accessorio” con cui abbellire quel corpo. E, nonostante gli anni, le predicazioni mirate a coinvolgere le persone nella vita attiva di chiesa, rimangono un “magnifico anello” o una “scarpa di lusso” piuttosto che divenire una mano o un piede che lavorano.

L’impegno di ciascun leader di una chiesa condotta da propositi deve tendere a far effettuare a questi credenti il “salto di qualità” che li porterà a non rimanere un semplice spettatore, ma ad impegnarsi attivamente e fattivamente nella chiesa locale.

Crescere

Tuttavia, è difficile “sfidare” le persone ad effettuare questo salto se non siamo chiari su cosa significhi questo; se chiedessimo ad uno di questi credenti se sarebbe disposto ad impegnarsi di più per la sua chiesa locale, potremmo ottenere, a grandissime linee, due tipi dirisposta: “no, grazie, quello che faccio mi sembra sufficiente”, oppure “certamente, non vedo l’ora”. Ma, siamo sicuri al 100% che il “no grazie” fosse proprio la risposta del cuore del primo credente? Oppure che non saremo delusi dal “certamente” del secondo?

L’errore che stiamo commettendo è quello di sollecitare una risposta “emozionale” piuttosto che meditata alla nostra domanda. Ora, anche se non è un errore in se rispondere emozionalmente al Signore, quello che dobbiamo incoraggiare e ricercare come leader di chiesa è di stimolare la consapevolezza del credente ai propri impegni verso il corpo di Cristo e, ovviamente, verso i membri che lo compongono.

Patto

SE la natura umana fosse quella di tenere fede alla parola data e di ricordasi delle nostre promesse, allora il nostro Mondo avrebbe potuto fare a meno di notai, avvocati, archivi, e quant’altro ci serve per rammentare che, un giorno, abbiamo promesso questo o quello a Tizio o a Caio; come credenti siamo nuove creature, ma la nostra natura umana continua a persistere in noi, soprattutto negli aspetti “secondari”, in quelli dove ci sembra che Dio non c’entri molto.

SE Dio non avesse conosciuto la natura umana, allora avrebbe semplicemente detto a Mosè la sua volontà per l’uomo e gli avrebbe risparmiato la fatica di portare su e giù dal monte Sinai le tavole di pietra della Legge.

In alcune chiese condotte da propositi si trovano dei “patti” che i credenti spontaneamente sottoscrivono quando il proprio leader li sfida a fare quel salto di qualità. E spesso vi sono più “patti” durante la vita del credente, a seconda delle maggiori sfide che egli accetta nel suo cammino di fede.

Quello che vi propongo qui sotto (basato su un articolo di Rick Warren [in inglese] ed usato con permesso) è un patto composto da 4 impegni e 12 passi, ed è forse il più importante per costruire una chiesa solida e sana, dove il gregge sia stimolato a proteggere, a servire ed a edificare la propria chiesa.

È possibile che alcuni di voi, avendolo trovato interessante, vorranno usarlo così com’è; altri invece preferiranno utilizzare solo alcuni di questi principi. In entrambi i casi, ricordate che esso rimane “una tra le tante risorse” da utilizzare per la crescita delle vostre comunità di credenti.

– Marco


Il Patto del Membro di Chiesa di Rick Warren

“Il Patto” è stato scritto da Rick Warren per il suo sito www.pastors.com (in inglese)
e usato con permesso.

Avendo accettato Gesù Cristo come mio Signore e come mio Salvatore, essendo stato battezzato ed essendo in accordo con le affermazioni di fede e le strutture della chiesa di (…) mi sento ora spinto dallo Spirito Santo ad unirmi alla famiglia di questa chiesa. Nel fare questo, io mi impegno solennemente dinanzi a Dio e agli altri membri di adempiere quanto segue:

1) PROTEGGERÒ LA MIA CHIESA

  • agendo con amore verso gli altri membri

“Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.” (Romani 13:8)

“Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore.” (1 Pietro 1:22)

“Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un’occasione di caduta.” (Romani 14:13)

  • rifiutando di ascoltare i pettegolezzi

“Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta.” (Efesini 4:29)

“Ora vi esorto, fratelli, a tener d’occhio quelli che provocano le divisioni e gli scandali in contrasto con l’insegnamento che avete ricevuto. Allontanatevi da loro.” (Romani 16:17)

  • obbedendo ai miei leader

“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per la vostra vita come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.” (Ebrei 13:17)

2) CONDIVIDERÒ LE RESPONSABILITÀ NELLA MIA CHIESA

  • pregando per la sua crescita

“Noi ringraziamo sempre Dio per voi tutti, nominandovi nelle nostre preghiere.” (1 Tessalonicesi 1:2)

  • invitando non credenti ad assistere

“Il signore disse al servo: “Và fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena.” (Luca 14:23)

  • essendo caloroso verso i visitatori

“Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.” (Romani 15:7)

3) SERVIRÒ I MINISTERI DELLA MIA CHIESA

  • scoprendo i miei doni ed i miei talenti

“Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri.” (1 Pietro 4:10)

  • facendomi equipaggiare per il servizio dai miei leader

“È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo.” (Efesini 4:11-12 )

  • sviluppando un cuore disposto a servire

“Se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.” (1 Pietro 4:11)

“Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri… ma (Gesù) spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini.” (Filippesi 2:3-4, 7)

4) SARÒ DI AIUTO ALLA TESTIMONIANZA DELLA MIA CHIESA

  • frequentando gli appuntamenti di chiesa fedelmente

“Non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.” (Ebrei 10:25)

  • conducendo una vita retta

“Soltanto, comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo, affinché, sia che io venga a vedervi sia che io resti lontano, senta dire di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede del vangelo.” (Filippesi 1:27)

  • contribuendo economicamente in maniera regolare

“Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli, affinché, quando verrò, non ci siano più collette da fare.” (1 Corinzi 16:2)

“Ogni decima della terra, sia delle raccolte del suolo, sia dei frutti degli alberi, appartiene al SIGNORE; è cosa consacrata al SIGNORE.” (Levitico 27:30)


Guidare altri nel cammino spirituale