Giovani

L’adolescenza

Questo articolo di Antonio Rozzini cortesia di “Visione Macedonia”.

Testo base: Proverbi 4:3, 4 Quand’ero ancora bambino presso mio padre, tenero e unico presso mia madre, egli mi insegnava dicendomi…

Il passo indica che l’insegnamento deve iniziare quando il bambino è ancora “tenero” e deve essere impartito da padre e madre.

2 Timoteo 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili…

Paolo ordina a Timoteo di SAPERE le caratteristiche dei tempi difficili. Sta anche ai genitori conoscere i tempi e avvertire il piccolo; non lasciare il compito a scuole, TV, amici o peggio.

a. ADOLESCENZA

Innanzitutto è doveroso sapere cosa avviene nell’adolescenza:

    • cambiamento fisico: maschio/femmina.
    • cambiamento psicologico: ansia, entusiasmo/depressione/attrazione sessuale
    • cambiamenti voluti da Dio per adempiere Genesi 1:27, 28.

Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Questa differenza emerge con forza nell’adolescenza.

Dio li benedisse; e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”.

Nell’adolescenza il bambino acquisisce le caratteristiche mentali e fisici per adempiere questo commando DIVINO.

Vi è una crescita:

    • intellettuale: dubbi sugli insegnamenti ricevuti. Di lì a poco, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano… (Luca 15:13)
    • sociale: il gruppo, pressioni sociali, la moda non più i genitori. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne (Genesi 2:34). Nell’adolescenza ha inizio questo processo.
    • spirituale: idealismo, critica all’ipocrisia, senso di incompletezza: vuoto di Dio e di amore; bisogno di modelli. I ragazzi sentono in loro il commando di Genesi 1:28. Inoltre avvertono il bisogno del divino, il famoso vuoto: Dio… ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità, sebbene l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta. (Ecclesiaste 3:11 cfr. anche Colossesi 1:16, 17 dove l’uomo è fatto per Gesù, e quindi senza di Lui è incompleto).
    • emotiva: primi amori (cotte), varietà di stato d’animo. Inizia il processo che porterà a Genesi 2:34.

Naturalmente la natura peccaminosa dell’uomo impedisce una limpida crescita, ma spesso lo sviluppo è perverso, in altre parole sviate dal peccato.

Le tre fasi:

1. Omosessuale: 11-14. L’età delle bande, dei gruppi dello stesso sesso. Inizia lo stacco dai genitori.

2. Transessuale: 14-16. Pensieri all’altro sesso, amicizia a due, lunatici. Crisi di valori.

3. Eterosessuale: 16-21. Fidanzamento; l’altro sesso.

Nel passato (fino agli anni ’60) la cultura era abbastanza statica (soprattutto nel sud). L’adolescente lavorava, si sposava presto, non c’erano grosse alternative culturali se non l’emigrazione dove comunque c’era da lavorare. Il modello davanti all’adolescente era quello del genitore o del paese.

L’adolescente era parte integrante e attiva della sua società, ed aveva delle responsabilità e delle mete (famiglia propria, lavoro, casa ecc.)

Il problema degli adolescenti non c’era o era molto ridotto.

Dagli anni ’50 in poi (prima in America e poi in Europa, negli anni ’60 in Italia) succedono due cose:

a. Il boom economico mette soldi nelle tasche dei giovani- agi e ricchezza mai pensati prima.

b. La società industriale non richiede il lavoro degli adolescenti; questi vanno a scuola e hanno sempre più tempo libero.

I tempi sono maturi per una cultura giovanile (teenage); l’impulso viene dalla musica Rock ‘n’ Roll che ha due vantaggi:

1. Scarica le naturali tensioni giovanili; rabbia, gioia ecc.

2. Era musica odiata dai genitori; ergo tipicamente giovanile. I teenagers avevano una loro identità!

GLI ADOLESCENTI NON ERANO PIÙ PICCOLI ADULTI; ERANO E SONO UNA CATEGORIA A PARTE.

Satana se ne accorto subito e ne ha approfittato corrompendo e viziando la cultura giovanile offrendo ai giovani modelli alternativi (cantanti ecc.) ed una morale alternativa, sfrenata e permissiva con l’unico fine del piacere.

Il capitalismo se n’è accorto subito e ha creato mode giovanili, riviste giovanili, divertimenti giovanili ecc. e ci guadagna miliardi.

Le religioni e le istituzioni morali si sono accorti ed hanno offerto ai giovani, iniziative sociale, ecologici ed filantropici quali Greenpeace, Live-Aid, GSF ecc.

La Chiesa di Dio spesso non se n’è accorta, e non capisce cosa sia successo. Spesso si trova spiazzata davanti agli adolescenti.

RIASSUMENDO: il nostro adolescente si trova oppresso da:

1. i suoi impulsi adolescenziali naturali

2. la sua natura peccaminosa

3. la cultura odierna diabolica, ma attraente.

4. la frustrazione di non essere attivo nella vita.

5. l’invidia per la libertà concessa ai loro amici dalle loro famiglie.

Queste difficoltà possono essere aggravata da:

1. la non compressione dei genitori e della chiesa.

2. eventuali problemi in famiglia

In genere per l’adolescente il culto è lungo e noioso; le attività di chiesa sono sinonimi di noia e ipocrisia. Inoltre ciò che si dice in chiese non ha alcuna attinenza con il loro mondo reale. C’è una difficoltà di linguaggio, di comunicazione.

Che fare? Il genitore cristiano ha tre armi a disposizione:

1. L’esempio

2. L’istruzione

3. La preghiera

1. ESEMPIO

Gli adolescenti saranno attratti dall’esempio di cristianesimo in casa e in chiesa. Non c’è nulla che il mondo possa offrire al giovane da uguagliare alla potenza e all’esempio cristiano. Molti dei nostri giovani si perdono perché non vedono cristianesimo né in casa né in chiesa. Ricordiamoci le sobrie parole di Gesù:

Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri. (Giovanni 13:35)

L’amore cristiano tra padre e madre è una testimonianza potentissima per l’adolescente, che non troverà dal mondo:

1 Pietro 3:3,4 sono versetti che ci indicono che non dobbiamo pensare che l’esteriore (parole, divertimenti, musica ecc.) possono convincere il non credente. Ci vuole la realtà del vs. 4. Vediamo alcuni aspetti di questa realtà per misurarci.

a. IL PADRE

Il termine Padre riferito a Dio era largamente sconosciuto agli Ebrei. Fu Gesù a introdurre questo concetto, probabilmente perché aveva visto delle qualità nel suo padre terreno che per Lui è stato un esempio meraviglioso. Guardiamolo.

GIUSEPPE, UOMO, MARITO E PADRE.

Matteo 1:16 Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo. Vediamo Giuseppe uomo, marito e padre.

i. L’uomo.

* Matteo 1:19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto Uomo giusto con senso di bene e del male, basato sul timore di Dio e non su sentimenti personali.

* Matteo 1:20; 2:13, 2:19

Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo…

Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse…

Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto, e gli disse:

Giuseppe era un uomo con un bel rapporto con Dio e che non temeva la visione di angeli (come Maria e a differenza di Zaccaria, Luca 1:12).

* Matteo 1:24, 2:14, 21.

Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato

Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto

Egli, alzatosi, prese il bambino e sua madre, e rientrò nel paese d’Israele.

Uomo ubbidiente. Si noti come subito ubbidisse all’ordine dell’angelo.

Si provi a pensare a quali altre qualità aveva quest’uomo per andare da Nazareth a Betlemme e poi da lì in Egitto senza alcun preavviso (almeno nell’ultimo caso), e restarvi per un incerto periodo di tempo (non era possibile stabilire quanti anni avrebbe dovuto starvi) senza una casa, senza conoscere la lingua e con tutti gli altri problemi dell’emigrato, tutto in ubbidienza all’angelo. Ha avuto coraggio, fede, iniziativa ecc.

ii. Il Marito

* Matteo 1:19

Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente.

Alla notizia che Maria era incinta avrebbe potuto vendicarsi e rovinarla. Si ha l’impressione che l’abbia lasciata nelle mani di Dio. Se lei gli ha detto che era incinta per opera di Dio, sia Dio a salvarla. Tuttavia non c’è volontà di vendetta o offesa personale. E’ un marito che protegge la vita e l’onore della moglie.

* Matteo 1:25

e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio

Nutre un profondo rispetto per il corpo della moglie. Rinuncia ai suoi diritti coniugali per amore di lei, e di Colui che ha in grembo. Gentile. Un gentiluomo.

* Matteo 2:14

Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto.

Guida la famiglia (compreso la moglie) nelle decisioni importanti. Sa prendere le decisioni importanti.

* Luca 2:21, 41.

Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall’angelo prima che egli fosse concepito….

I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.

Anche se non detto esplicitamente, possiamo vedere che Giuseppe guidava la famiglia all’adorazione del Signore e nelle attività religiose.

Se leggiamo Efesini 5:25-33, scopriamo che Giuseppe adempie tutti i doveri del marito; è il capo della moglie, la ama sacrificando se stesso per lei, è responsabile della sua crescita spirituale, la nutre, la cura teneramente, e chiaramente ha lasciato suo padre e sua madre per unirsi a lei.

iii. Il Padre

1. Fece tutto per proteggere Gesù dalla strage degli innocenti

2. Lo condusse sin da piccolo nelle vie di Dio

3. Preparò un futuro a suo figlio (Marco 6:3 ci dice che Gesù era un falegname).

Il tributo più alto dato a Giuseppe viene da Gesù. E’ Gesù che insegna agli Ebrei il concetto di Dio Padre. Gesù ci insegna a dire “Padre Nostro”. E’ il Padre che ci dà il nostro pane quotidiano, è il Padre che nutre e che ci veste e che sa le cose di cui abbiamo bisogno. Come avrebbe potuto insegnare questo se non avesse avuto un padre terreno che lo vestiva, lo nutriva e si prendeva cura di lui? Era un padre disposto ad andare in Egitto, in povertà, tra stranieri per proteggere Gesù. Dio ha scelto Giuseppe come padre di Gesù perché Giuseppe era un padre secondo il cuore di Dio.

Applicazioni pratiche.

a. Contro la strage degli innocenti.

I padri devono difendere i figli dalla droga, la violenza, l’immoralità che fanno strage dei figli di questo mondo. Devono parlare con loro e proteggerli da certi programmi televisivi soprattutto da piccoli.

b. Insegnare la via di Dio.

I padri devono interessarsi al progresso spirituale dei propri figli, pregare con loro e portarli al culto, interessarsi alle lezioni di Scuola Domenicale ecc..

c. Preparare un futuro.

I padri devono preoccuparsi del futuro dei propri figli, non solo spirituale ma anche materiale. Devono interessarsi sul loro rendimento a scuola, pregare per la scelta della carriera ecc.

CONCLUSIONE. Giuseppe non parla mai nella Bibbia, ma fa tanti fatti. Tutte le caratteristiche che abbiamo visto in lui le troviamo alla perfezione in Gesù. Per esempio, da chi ha imparato Gesù a trattare le donne, allora considerate poco più che oggetti, con tanta delicatezza e cortesia tale da chiamare una pubblica adultera “Signora” (cfr. Giovanni 8:10)? Da chi se non dall’uomo che, appena sposato, seppe rinunciare ai suoi legittimi diritti per amore di sua moglie e del bimbo che portava in grembo?

Possano i nostri figli imparare da noi tante cose da così formare le loro vite in somiglianza a Gesù. Questo sarebbe il più bel tributo che potremmo ricevere.

B. LA COPPIA

L’esempio viene anche dal rapporto di coppia. In un mondo di separazione e divorzio, l’amore che esiste tra la coppia cristiana è una potentissima testimonianza.

Un passo che ci fa misurare l’efficacia della coppia è Colossesi 3.

1. vs. 1-3: Cercare le cose di sopra.

Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.

Se la coppia è veramente intenta alle cose di Dio si vedrà dal comportamento, non dalle parole; se il vero interesse della famiglia è materiale il bambino lo vedrà. E’ più
importante il culto o la partita? La Bibbia o il giornale? Mamma e papà
aspirano alle cose di lassù?

2. vs. 4: Cristo la vita vostra

Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria…

Il ritorno del Signore, l’attesa delle sue benedizioni, sono reali o solo dette o nemmeno quello? Cristo è la vita della famiglia?

3. vs. 5. Far morire le concupiscenze carnali

Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria.

Il cattivo uso della TV, il nostro parlare pulito, l’attaccamento ai soldi ecc. sono tutte misure del nostro cristianesimo. Attenzione alla fornicazione del pensiero!

4. vs. 8, 9 Deponete parole malvagie

Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene. Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere

Il vostro parlare male degli altri, il dire bugie, l’ira incontrollata sono tutte misure della nostra consacrazione e registrate dai figli!

5. vs. 12 Il Frutto dello Spirito

Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza

Si vedono queste qualità in famiglia?

6. vs. 13 Il Perdono

Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi

Esistano le parole “chiedo scusa” nella tua famiglia? Moglie e marito sanno perdonarsi?

7. vs. 14 L’Amore

Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione

Esiste l’amore? Il darsi completamente l’uno all’altro? Il ritenere l’altro più importante di se stessi?

8. vs. 15. La Pace

E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori…

La famiglia è un luogo di vera pace? O c’è soltanto l’assenza di guerra, o peggio è un luogo di guerra? La pace di Dio è una testimonianza tremenda.

9. vs. 15. La Riconoscenza

… e siate riconoscenti.

La famiglia è un luogo di riconoscenza o di lamentele? Dai genitori c’è un atteggiamento di riconoscenza?

10. vs. 16. Il Culto

La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

C’è un momento di culto in famiglia? E’ divertente, gioioso o barboso e noioso? E’ mirato ai bambini e ai più giovani?

C. LA CHIESA

Spendiamo solo due parole sulla chiesa basandoci su Marco 3:14, 15.

Ne costituì dodici per tenerli con sé e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.

I giovani nella chiesa devono trovare:

a. compagnia (stare con sé)

b. istruzione (mandarlo a predicare)

c. dimostrazione di potenza (cacciare demoni)

La base di tutto deve essere la compagnia tra loro e Gesù:

Quindi per i genitori:

1. Portare in chiesa a riunioni giovanili e Scuola Domenicale di ogni genere a costo di qualsiasi sacrificio.

2. Creare degli spazi e attività per i ragazzi nella chiesa. O i ragazzi si divertano in chiesa in modo sano, o andranno fuori con altre compagnie!

3. La chiesa deve organizzare riunioni indirizzate anche a giovani. I culti per i grandi sono troppo lunghi e spesso noiosi. Scendiamo a loro livello.

3. ISTRUZIONE

Prov. 22:6: Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne dipartirà.

Questo principio il diavolo lo sa molto bene. Nel mondo egli inculca i suoi valori nei fanciulli sapendo che poi ne ricaverà i frutti.

Sono principalmente tre le fonti di istruzione del bambino oggi.

1. La scuola. Cultura umanistica: evoluzione, umanesimo ecc.

2. TV e media. Cultura edonistica, sesso, piacere e violenza.

3. La famiglia.

Anche il ragazzo cristiano subisce le stesse influenze; è ovvio che ciò che riceverà dalla famiglia (e dalla chiesa) sarà decisivo per la sua futura conversione. Abbiamo già considerato il dialogo e il benessere che il fanciullo deve trovare in famiglia; abbiamo visto i modelli di cristianesimo in famiglia. Ora guardiamo l’istruzione vera e propria. Deuteronomio 6 è fondamentale a riguardo.

Vs. 1-3 ci dicono gli obiettivi di Dio inverso la famiglia:

a. Temere l’Eterno

b. I giorni siano prolungati (individuali e sociali)

c. Essere felice

d. Moltiplichiate (testimonianza)

Vs. 4,5 affermano che bisogna vivere i comandamenti per poterli insegnare

Vs. 7-9 ci fanno capire che l’insegnamento sarà orale, continuo e coerente.

Dunque, vi deve essere un insegnamento costante sin dalla nascita del fanciullo; insegnamento che è prodotto da una vita vissuta coerentemente; in altre parole, il fanciullo avrà la possibilità di vedere la cultura cristiana all’opera e fare il confronto con le altre culture inculcate dal mondo. L’insegnamento sarà morale, biblico ed estremamente pratico.

Fino all’età della preadolescenza, il fanciullo in genere accetta acriticamente la cultura familiare. Ma poi inizia l’esame critico, esame che, come abbiamo detto nella prima lezione, deve venire.

E’ statisticamente dimostrato che i figli che hanno genitori poco impegnati nell’opera del Signore raramente scelgono la vita cristiana; i figli di genitori impegnati e coerenti in genere sì.

ALCUNE OSSERVAZIONI

1. GLI AMICI. E’ naturale che dopo i 10 anni le attenzioni dei ragazzi vadano verso gli amici. I genitori devono avere abituati i figli a frequentare amici della chiesa, e la chiesa deve avere organizzato spazi per i ragazzi. (Attenzione alla reazione negativa immediata; i figli possono perdere fiducia in voi e tenere la parte dell’amico.)

2. RESPONSABILITÀ. La cultura edonistica ha successo perché coinvolge; parla al giovane, diverte il giovane, occupa la mente del giovane, prende sul serio il giovane. Anche noi dobbiamo cercare di prendere sul serio i giovani e dar loro delle responsabilità e delle soddisfazioni e spazi in casa e in chiesa (danaro, lavori, gruppi musicali ecc.) Guai, per esempio, se si accorgono che la Scuola Domenicale è solo un modo per impedire che disturbino il culto!

3. PIACERE. La cultura edonistica mira ai sensi del giovane. Troppo spesso il giovane contrasta il piacere con la noia della chiesa o della famiglia cristiana. I culti familiari, le Scuole Domenicali devono essere gioiosi.

4. DISCIPLINA. Sin da piccoli i ragazzi devono essere abituati alla disciplina. Le minacce e le punizioni devono essere eseguite. Durante l’adolescenza, le regole devono essere rispettate, pur tenendo conto della crescita del ragazzo. Lo scopo è di aiutare i ragazzi a diventare adulti responsabili. Vanno dunque stabiliti dei limiti (orario di entrata, libertà di uscire ecc.) e delle regole che vanno rispettate, e gradualmente questi limiti vengono allargati con la crescita e la maturità.

5. QUALITÀ. La cultura mondana viene presentata con grande qualità tecnica, didattica ecc. Noi siamo troppo abituati a metodi primitivi o caserecci. Ogni sforzo deve essere fatto per avere Scuole Domenicali e Gruppi giovanili con attrezzature adatte ai tempi.

6. PREGHIERA. La preghiera sin da piccoli, uniti con mamma e papà, è indispensabile. Non aspettiamo la crisi per pregare.

Il momento del Figliol Prodigo verrà per tutti i genitori e figli; ma se siamo preparati, e li abbiamo preparati, i nostri giovani potranno superarlo bene. Prepariamoci, dialogando, prevenendo, essendo di esempio e istruendo, il tutto coronato dalla costante preghiera. Dio farà la sua parte.

ERRORI DA EVITARE: L’esempio di Lot.

1. Genesi 13:10. Lot alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano. Prima che il SIGNORE avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta irrigata fino a Soar, come il giardino del SIGNORE, come il paese d’Egitto.

Guardare alle ricchezze. Ogni scelta sia di lavoro che di casa o altro deve essere fatta tenendo presente il bene dei bambini e non solo il vantaggio a noi. Lot guardò la ricchezza del luogo; non considerò il peccato in esso.

2. Genesi 19:8.

Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all’ombra del mio tetto”.

Non difendere i figli dal mondo. I figli devono trovare nei genitori dei difensori, non delle persone che li espongono ai pericoli del mondo per i loro interessi (alla TV, baby-sitter ecc.). Non sarà mai detto abbastanza che i figli, soprattutto nella fase preadolescenziale, hanno bisogno di tempo, di comunicare con i genitori e di trovarli disponibili all’ascolto sempre!!! (Immaginate l’orrore delle figlie di Lot nell’ascoltare le parole del padre!)

3. Genesi 19:14.

Allora Lot uscì, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: “Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il SIGNORE sta per distruggere la città”. Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare.

Lot non era andato da Abramo per scegliere i futuro mariti delle figlie, ma aveva scelto uomini di Sodomia,poco seri pare. Esporre i figli all’indiscriminata amicizia di quelli del mondo è un errore. Scegliamo da piccoli gli amici dei nostri figli. Non si dirà mai abbastanza che devono trovare amici tra i fedeli!

4. Genesi 19:31, 32.

La maggiore disse alla minore: “Nostro padre è vecchio, e non c’è più nessuno sulla terra per mettersi con noi, come si usa in tutta la terra. Vieni, diamo da bere del vino a nostro padre, e corichiamoci con lui, perché possiamo conservare la razza di nostro padre”.

Qui le figlie di Lot avevano imparato bene la cultura di Sodoma, ma non di Dio! Non sapevano come affrontare i problemi con fede in Dio! Che differenza tra loro e lo zio Abramo! Insegniamo che i problemi le risolve Dio e non il mondo!

4. LA PREGHIERA

LA BATTAGLIA SPIRITUALE PER I NOSTRI FIGLI

Giovani, vi scrivo perché avete vinto il maligno. Ragazzi, vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre… Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno. Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.(1 Giovanni 2:12-17)

I genitori cristiani oggi vivono sconvolti dal mondo. Del resto non è mai stato così forte e potente con i suoi divertimenti, bassissimi livelli morali, ecc. La droga, il sesso precoce, la violenza, i fidanzamenti e matrimoni sbagliati ecc. tutto tormenta il genitore cristiano. Il mondo si è così trasformato in questi ultimi decenni che i genitori e le chiese non sanno come affrontare la nuova cultura, se non con la chiusura o il semplice rifiuto che non produce altro che ribellione.

Dal versetto sopra, vediamo che la Bibbia si aspetta che i giovani sconfiggano il Maligno e non viceversa, e non solo al tempo di Giovanni, ma anche oggi. Come dobbiamo fare perché i nostri giovani e ragazzi non siano travolti dal mondo, ma ne diventino vincitori? In questo studio vedremo alcune delle cose che dobbiamo fare come genitori nell’ambito spirituale.

…il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo… (Efesini 6:12-19)

1. Riconoscere che è una battaglia spirituale e non carnale cfr. Efesini 6:12. Si noti che Paolo ha appena parlato della famiglia. Se la battaglia è spirituale dobbiamo usare le armi spirituali non carnali.

a. Non è possibile usare le armi spirituali se non vestiamo l’armatura spirituale cfr. Efesini 6:13-17. La vita del credente deve essere caratterizzata da:

i. Verità. Coerenza, onestà. Senza menzogna o falsità. Una vita integra basata sulla Bibbia. (Attenti al linguaggio, alla TV ecc!)

ii. Giustizia. Senza parzialità o egoismi (nei confronti dei figli, il coniuge o i genitori/suoceri). Con chiare idee sul bene e male, basate sulla Parola di Dio e non su interessi personali.

iii. Pace. L’ansia e l’eccessiva preoccupazione sono cose mondani. La famiglia cristiana deve conoscere la pace della fiducia in Dio (cfr. Isaia 26:3 A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida.)

iv. Fede. I ragazzi devono vedere una fede sana e vittoriosa, e non lamentele e pessimismo.

v. La salvezza. La salvezza deve essere evidente, gioiosa, autentica.

vi. La Bibbia. I ragazzi devono vedere che per te è importante. La vita della famiglia deve basarsi sulla Parola di Dio!

b. Le armi del credente che hanno valore solo se usati da chi veste l’armatura:

i. La preghiera. Costante e perseverante, in lingue e con l’intelligenza. La preghiera fa molto di più di tanti divieti ecc. cfr. Efesini 6:18. Pregate ogni giorno per ciascuno dei vostri figli.

ii. L’unità tra i coniugi che creano una chiesa in casa loro cfr. Romani 16:3-5; Efesini 5:22-33. (Attenzione all’unità fasulla per criticare, ledere o fare male cfr. Anania e Saffira in Atti 5:2, 9!) L’amore autentico tra genitori resta un ricordo incancellabile, e un modello cui aspira il giovane.

iii. La preghiera dei genitori uniti e in accordo cfr. Matteo 18:19-20. Questa è l’arma vincente!

c. Il nemico cercherà di attaccare con insidie e dardi infuocati (Efesini 6:10, 16)

i. la tua integrità personale ( i sei punti di a.)

ii. la tua vita di preghiera personale.

iii. l’unità tra i coniugi per non farli pregare insieme. Mancanza di tempo, stanchezza, litigi ecc. sono tutte armi che usa per non farci pregare insieme.

Ricordati la parola insidia. Tu non sai chi lo ha preparato, né come funziona. Ne vedi solo l’effetto. Litigi, e incomprensioni sono insidie che impediscono l’accordo e quindi la preghiera!

La Bibbia dà altri consigli riguardo all’educazione dei figli; ma il tutto deve cominciare dalla coerenza cristiana e la potenza spirituale dei genitori. La battaglia non è persa in partenza; la Bibbia afferma che Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. (1 Giovanni 4:4).

Come credenti e genitori del terzo millennio ormai, che viviamo nel centro del regno satanico, dobbiamo crederci ancora, e fare nostra per fede questa vittoria; per noi e per i nostri figli.

E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro (Matteo 18:19-20).

E chi è due più di mamma e papà? Almeno una volta alla settimana accordatevi per pregare per i vostri figli. Gesù sarà con voi!