Predicazione

Perché non diciamo “Voi tutti sapete che…”

Gli ospiti sono i benvenuti:
Perché non diciamo “Voi tutti sapete che…”

Quest’articolo è stato scritto per www.MissionePerTe.it da Michele Carlson, promotore della fondazione di nuove chiese evangeliche.

Questa settimana ho frequentato un culto in una lingua che non conosco più di tanto in una chiesa che non conosco più di tanto con un predicatore che non conosco per niente, ma ho sentito una frase che per me – come ospite – stonava. Cosa ha detto il predicatore? “Voi tutti sapete che….”

Non è la prima volta che l’ho sentita. L’ho sentita dire in almeno quattro Paesi e in quattro lingue diverse. L’avete sentita anche voi; forse l’avete detta (ed anch’io!). Dov’è il problema allora con questa frase? “Voi tutti sapete che….”

Ciò che segue quel “Voi tutti sapete che…” può essere un’informazioni generalmente conosciuta dai membri della chiesa, informazioni private, informazioni bibliche, informazione dottrinale, e così via. Il problema è che non è per niente vero che “tutti” “sanno”.

Informazioni sulla chiesa: Allontanati dai “privilegiati” o dagli “in”

Visitatori
Come si sente chi ci fa visita per la prima volta?

“Voi tutti sapete…che abbiamo l’agape la domenica prossima”, “…perché passiamo il sacchetto delle offerte”, “…la cosa buffa che ha fatto il fratello, Mario, la scorsa domenica” o “…a che ora i bimbi vanno alla scuola domenicale”. Quale leader non ha mai detto una cosa del genere? Ci sembra naturale! Ma come si sente chi ci fa visita per la prima volta? Magari non sa che cosa voglia dire “agape” o “scuola domenicale”. Magari non sa le informazioni privilegiate risapute e condivise dalla maggior parte della comunità. Si sentirà confuso? Sconvolto?

Quando a noi succede una cosa del genere, ci sentiamo esclusi. Fa male. Noi non vogliamo che i nostri ospiti si sentano isolati ed esclusi. Per prevenirlo, ci vuole poco – un paio di parole descrittive da aggiungere e quattro parole distruttive da evitare: “Voi tutti sapete che.” Tutto questo perché non vogliamo che i nostri visitatori si sentano allontanati dai
“privilegiati” o dagli “in”.

Informazioni private: Allontanati dalla congregazione “Voi tutti sapete…che litighiamo su quale innario utilizzare”, “…che la sorella Maria ci ha lasciato, perché si è offesa del fatto che…” o “…che alla nostra adorazione manca qualcosa”. Beh, possono essere cose vere. Possono essere cose che vanno discusse. Ma sono cose che vanno discusse davanti agli ospiti?

Non vogliamo dire che “i panni sporchi si lavano in casa”, ma in un certo senso è vero. Di recente, Dan Hurta, un leader di un piccolo movimento per la fondazione di chiese nel Centro Europa, mi diceva delle cose essenziali che loro insegnano a tutte le loro chiese. Ha detto, “Ogni congregazione deve imparare che bisogna agire in ogni incontro di adorazione come se fossero presenti degli ospiti.” Avete capito bene. Se sono in dieci o in cento, se si conoscono tutti o meno, questo leader addestra le loro chiese – chiese che crescono numericamente, spiritualmente, ed espansivamente – che non devono lamentarsi durante i culti, non devono pregare per le cose private (“Dio, convinca mio marito che…!”) e non devono parlare delle problematiche della chiesa durante i culti d’adorazione.

“Non lo permettiamo neanche quando ci sono solo credenti,” diceva il Pastor Hurta, “perché dobbiamo imparare insieme che ci sono culti ed incontri in cui non è adatto parlare delle cose negative.” Sì, ci sono momenti in cui uno parla privatamente con la leadership, con il piccolo gruppo, con un individuo o con la propria famiglia, ma un ospite non deve sentire certe cose la prima volta che ci fa visita. Infatti, certi visitatori si sentiranno offesi o allontanati dalla congregazione.

Informazioni bibliche: Allontanati dalla Parola

Vangelo“Voi tutti sapete…dove trovare i Salmi”, “…il versetto che dice, ‘Tutte le cose cooperano al bene…'”, o “…che cosa 1 Corinzi ci insegna sull’amore.” Non è che ogni persona deve trovare ogni singolo versetto a cui facciamo riferimento durante un incontro, ma quanto è bello vedere un non-credente seguire col dito e col cuore mentre leggiamo un brano biblico!

Non è difficile dire, “Ora, i Salmi si trovano generalmente a metà della propria Bibbia. Nella versione che provvediamo come chiesa, potete trovare la particolare poesia che vogliamo leggere alla pagina 174.” Certe persone hanno paura della Bibbia e non sanno trovare neanche l’Antico e il Nuovo Testamento. Vogliamo che rimangano spaventati dalla Bibbia o vogliamo che si avvicinino alla Parola? Sapete quante volte ho dovuto spiegare cosa sono quei strani numeretti nella Bibbia? Non mi lamento di una sola volta. Anzi, mi fa piacere che un nostro visitatore non si senta allontanato dalla Parola di Dio! Perché vorremmo mai sprecare l’opportunità di annunciare il Vangelo?

Informazioni dottrinali: Allontanati da Gesù

“Voi tutti sapete…il Vangelo”, “…ciò che Gesù ha fatto per voi” o “…che bisogna credere al Vangelo”. Questo è l’errore più grande che possiamo fare sia per il visitatore sia per il credente. Perché vorremmo mai sprecare l’opportunità di annunciare il Vangelo?

Innanzitutto, non dovremmo mai parlare come se il Vangelo sia una cosa che ci serve solo per convertirci. Sia credenti sia non-credenti hanno bisogno del Vangelo di Gesù Cristo ogni minuto di ogni giorno. Ci vuole così tanto a dire, “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio [Gesù], affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna”, anziché dire, “Voi tutti sapete ciò che dice Giovanni 3:16”?

Dire “voi tutti sapete ciò che Gesù ha fatto per voi” è da pigri. Sì, lo so, perché l’ho detto pure io! Meglio sarebbe, “Dobbiamo capire che la morte di Gesù ci libera e la risurrezione di Gesù ci dà potenza per affrontare i problemi di oggi e domani!” Quando noi diciamo, “Voi tutti sapete il Vangelo” e c’è fra quei “voi” uno che non lo sa, perché non conosce ancora Gesù, non abbiamo solo allontanato qualcuno dai privilegiati, dalla congregazione o dalla Parola, ma da Gesù Stesso.

Ovviamente, il problema qua non è la frase quanto il risultato. Ci sono svariati modi in cui possiamo escludere, offendere, confondere e allontanare la gente. “Predicare Cristo crocifisso…è scandalo” (1 Corinzi 1:23), ma ciò non vuol dire che dobbiamo essere scandalosi anche noi! Ed, ora, come me, sapete perché bisogna generalmente evitare la frase “Voi tutti sapete che…” ed abbracciare la frase “Noi tutti abbiamo bisogno di Gesù!”