Predicare per trasformare (piuttosto che informare)
Negli ultimi mesi, ho avuto occasione di far visita ad una decina di chiese diverse. In tanti casi, sono rimasto colpito dalla creatività con la quale il messaggio biblico è stato presentato alla congregazione in modo da avere un impatto sulle loro vite. In una chiesa, però, ho dovuto chiedermi, “Ora che conosco il senso del brano e il significato delle parole nella lingua originale, che devo fare con quest’informazione?” Il predicatore ci aveva ben informati ma non ci aveva spiegato come applicare l’informazione alla vita.
Tendiamo a dimenticare il ruolo del predicatore e dell’evangelista come viene spiegato dall’apostolo Paolo in 2 Corinzi 3:18-4:2:
3:18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito. 4:1 Perciò, avendo noi tale ministero in virtù della misericordia che ci è stata fatta, non ci perdiamo d’animo; 2 al contrario, abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità, raccomandiamo noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio.
Il Compito della Predicazione
Notiamo subito che il predicatore ha il compito di “rendere pubblica la verità”. Ne consegue che i nostri insegnamenti devono essere radicati nella Bibbia la quale è “ispirata da Dio” (2 Tim. 3:16) ed è utile a rendere il credente “completo e ben preparato per ogni opera buona” (2 Tim. 3:17). Questo compito di rendere pubbliche le Sacre Scritture è un compito indispensabile concessoci dalla misericordia di Dio stesso (2 Cor. 4:1).
Lo Scopo della Vita e della Predicazione
A volte, però, nonostante tutte le buone intenzioni, lo scopo di questo compito ci sfugge e cadiamo nella trappola di cercare di solo informare la congregazione del significato del testo stesso invece di vedere il messaggio avere un impatto percepibile sulle loro vite.
Paolo afferma che lo scopo della vita dei nostri uditori è di essere “trasformati nella Sua stessa immagine” ossia nell’immagine di Gesù Cristo (2 Cor. 3:18).
Lo scopo della predicazione della Parola, quindi, non può essere altro che spiegare la verità biblica non solo per informare (o
intrattenere) ma anche per facilitare la trasformazione delle persone che ci ascoltano. La predicazione esiste per trasformare le persone, rendendo i credenti “conformi all’immagine del Figlio” (Romani 8:29) e “trasformati mediante il rinnovamento della…mente” (Romani 12:2). Un predicatore che informa soltanto è come un chirurgo che descrive un’operazione ma rifiuta di farla. Non è la spiegazione di un intervento che può salvarti la vita. Similmente, i nostri ascoltatori hanno bisogno di un trapianto di cuore e non solo dell’informazione in merito.
La Preparazione della Predicazione
Se il nostro scopo è di vedere la trasformazione di cuori e menti in base alla verità biblica, la preparazione della predicazione diventa di grande importanza e consiste di questi tre passi essenziali:
1. Capire il messaggio di Dio diretto ai Suoi ascoltatori originari [l’esigesi]:
- Lo studio approfondito della Parola di Dio (il suo contesto originale, il significato delle parole importanti, il genere del brano biblico, ecc.) ci renderà fedeli alle Sacre Scritture.
- Chi salta questo passo perde ogni autorità spirituale ed espone solo i suoi consigli personali.
2. Capire il messaggio di Dio diretto ai Suoi ascoltatori d’oggi [l’ermeneutica]:
- Sapendo che tipo di persone ci troveremo davanti (credenti o non, il loro modo di vedere il mondo, il loro stile di vita, ecc.) e come il messaggio di Dio si applichi a loro, ci renderà strumenti di trasformazione.
- Chi salta questo passo non mira a trasformare ma semplicemente ad informare.
3. Capire come trasmettere il messaggio di Dio nel modo più efficace [la comunicazione]:
- Conoscendo le storie da raccontare, le applicazioni da fare, la musica da includere, ecc., ci renderà più efficaci nel cogliere l’interesse dei nostri ascoltatori in modo che possano ascoltare e mettere in pratica il messaggio di Dio.
- Chi salta questo passo rende il messaggio di Dio facile da dimenticare. Che peccato!
Il Vero Agente della Trasformazione
Quando consideriamo lo scopo di questo grande compito, ci rendiamo necessariamente conto della nostra insufficienza. Non siamo capaci di capire ogni briciola di verità nelle Scritture tanto meno di esporle in modo da trasformare la vita delle persone.
Dopo esserci impegnati a capire (1) il Suo messaggio ai Suoi ascoltatori originari, (2) il Suo messaggio ai Suoi ascoltatori d’oggi, e (3) come trasmetterlo in modo efficace, Dio ci rassicura che la trasformazione delle vite è un’opera divina e succederà “secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito” (2 Cor. 3:18).
Facciamo del tutto per facilitare la trasformazione delle vite delle persone (anche utilizzando i link di sotto), ma restiamo sicuri che lo Spirito vuole usare le nostre piccole ma sincere forze per trasformare il popolo di Dio nell’immagine di Gesù. Con questa promessa, possiamo dire con Paolo che “non ci perdiamo d’animo” (2 Cor. 4:1) mentre ci impegniamo a predicare la Parola, “rendendo pubblica la verità” (2 Cor. 4:2) che trasforma le nostre vite e quelle dei nostri ascoltatori!