Quest’articolo è stato scritto da Robert D. Foster. Appare qui per gentile concessione dell’Apice e della sua mailing list “Manna del Lunedì”.
Recentemente ho ricevuto nello stesso giorno, tramite posta, due libri. Uno era intitolato: “Churchill on Leadership: Executive Success in the Face of Adversity”, di Steven F. Hayward. L’altro era intitolato: ” D.L. Moody, on Spiritual Leadership”, di Steve Miller.
Questi due libri sono stati probabilmente i migliori che io abbia mai letto relativi alla pratica del comando. Sir Wiston Churcill amministrò l’Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale in una maniera sorprendentemente efficace. Moody fu, nel secolo XIX, un evangelista paragonabile a Billy Graham. Nonostante non possedesse credenziali accademiche di particolare rilievo, possedeva capacità che molti leader non avevano. Moody lasciò un’eredità a Chicago (scuole, chiese, radio) che ancora oggi elargisce benefici a milioni di persone ogni giorno, nonostante lui sia morto da molto tempo.
Dopo avere letto questi due libri, mi resi conto che Churchill e Moody possedevano una notevole qualità in comune: “Quando sbagli, non desistere!” Fu Churchill che dichiarò questo in maniera chiara e semplice: “Mai, mai, mai, non desistere mai!”
Nel 1938 Churchill fece un’altra osservazione di uguale profondo significato: “Dobbiamo ricavare dalle disgrazie il significato delle future forze”. Ecco altri leader che lasciarono le loro impronte nella storia perché capirono che cosa voleva dire Churchill.
- Charles Carlson sviluppò il processo della fotocopia nel 1938, ma dovette perseverare 21 anni prima che la prima fotocopiatrice Xerox fosse prodotta.
- Chuck Yeager, durante il suo primo volo come passeggero su un piccolo aereoplano, si sentì male e vomitò sul sedile. Giurò che non sarebbe più salito su un aereo; in realtà divenne il primo uomo a rompere la barriera del suono con un jet.
- Rowland H. Macy fallì 7 volte prima che i suoi grandi magazzini, nella città di New York, diventassero popolari, modificando per sempre lo stile di vendita al dettaglio.
- Thomas Edison fu espulso dalla scuola nei primi anni, quando i suoi maestri decisero che non poteva realizzare i compiti richiesti. Edison provò che erano sbagliati quando, anni più tardi, la sua mente incredibile sviluppò invenzioni tanto rivoluzionarie come la lampada incandescente e il grammofono.
- Quando, l’adesso leggendario cantante e compositore Bob Dylan, si presentò in uno show di talenti nel collegio, i suoi colleghi di classe lo fischiarono finché non lasciò il palco.
- Quando durante la visita di Lady Astor alla Russia, nel 1937, Joseph Stalin le chiese informazioni sulle possibilità di Churchill, lei rispose: “Churchill? Oh, lui é finito!”. Non aveva imparato niente sulle virtù di “mai, mai, mai desistere!”
Dopo un periodo veramente difficile della vita di Moody, quando si sentì tentato di desistere, aprì la sua Bibbia e rilesse ciò che aveva scritto anni addietro in una pagina in bianco:
Fà tutto il bene che puoi
a tutte le persone che puoi
con tutti i mezzi che puoi
in tutti i posti che puoi
in ogni momento che puoi.
Questi principi sul non desistere, é chiaro, non si originarono nel secolo XX. Molti secoli prima l’apostolo Paolo esortava così i credenti in Cristo: “Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la meta, verso il premio della suprema vocazione di Dio, in Cristo Gesù”. Un’altra traduzione di questo stesso passo si presenta così: “…É cominciata la corsa, e io sto correndo e non c’é ritorno” (Filippesi 3.13-14).