Come spiegato in precedenza, vogliamo immaginare che nella nostra chiesa locale si stia organizzando un banchetto per celebrare un grande evento – un matrimonio, l’anniversario della fondazione della chiesa, o qualcosa del genere. Tutti i membri della famiglia di chiesa sono invitati e preparare un piatto, venire al banchetto, e gioire insieme agli altri. Ecco alcune delle persone invitate:
Invitato #1: Lino Poverino (precedentemente)
Invitato #2: Lidia Invidia (precedentemente)
Invitato #3: Rosella Pivella (precedentemente)
Invitato #4: Rosa Curiosa
E’ la volta di invitare nostra sorella, Rosa Curiosa, alla cena della chiesa. Data la sua fedeltà nel frequentare ogni evento, siamo sicurissimi che verrà. In fatti, quando glielo chiediamo, lei risponde subito, “Non la perderei per il mondo intero!”
Questa finalmente sembra una risposta incoraggiante fin quando Rosa Curiosa non aggiunge la sua spiegazione del perché vuole venire: “Vedete io vado ad ogni cena perché mi piace gustare tutte le belle cose che ci sono. Prendo un pezzo del dolce di Daniela, un po’ del pollo di Andrea, una generosa porzione del famoso pesto di Anna, naturalmente. Mangio un pezzettino di tutto. Mi diverto così. È da non perdere questa cena.”
Avete mai visto Rosa Curiosa ad un evento in chiesa? Rosa assaggia tutti i cibi, chiacchera, e si diverte, ma vi è sfuggito un fatto importante. Rosa Curiosa non porta mai niente. Viene, consuma ma non contribuisce nulla.
La curiosità è spesso una cosa positiva. Forse bisogna capire che Rosa Curiosa è la moglie di Battista Egoista. Rosa è curiosa – vuole sapere quali siano i suoi doni, come si chiami la sua personalità e quali siano tutti gli aspetti della sua S.H.A.P.E. – ma è anche egoista nel senso che vuole l’informazione senza l’impegno. Vuole sapere quali siano i suoi doni di servizio senza servire. Vuole sapere quali “charisma” (dono) di grazia ha ricevuto senza dimostrare grazia agli altri. Vuole cenare senza cucinare.
Come predicatore ed insegnante, ho conosciuto tante Rosa Curiosa. Mi chiedono, “Quando è che mi insegnerai quali sono i miei doni spirituali?” o “Come classificheresti la mia personalità?” Da giovane, ci sono spesso cascato, “O, wow, vengo subito, passerò ore e ore a spiegarti i tuoi doni spirituali”, ma poi mi sono reso conto di una cosa. I doni spirituali sono dati, secondo 1 Corinzi 12:7, per un motivo specifico…
Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.
I doni sono stati dati “per il bene comune”, per l’amore altrui, per il bene della famiglia spirituale. Riceviamo i doni per servire e per amare. Avete mai notato che 1 Corinzi 13, il famoso capitolo sull’amore, si trova fra 1 Corinzi 12 e 1 Corinzi 14, due capitoli sui doni spirituali? Paolo stesso dice perché parla dell’amore nel contesto dei doni. Paolo scrive in 1 Corinzi 13:1-4 che anche se avessi dei doni spirituali spiccatissimi:
ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo…. ma non avessi amore, non sarei nulla… e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. L’amore è…
Rosa può anche essere Curiosa ma mentre rimane Rosa Curiosa Egoista, non serve conoscere il suo dono spirituale. Fin quando l’Egoismo non diventa l’Altruismo, fin quando il fratello freddo non diventa un fratello di cuore, fin quando la sorella distaccata non diventa una sorella affidabile, non serve conoscere la sua S.H.A.P.E.
Bella cena, no? Lino Poverino che non pensa di aver niente da offrire, Lidia Invidia che non sa fare i dolci ma vuole fare solo quello, Rosella Pivella che non ha tutta l’esperienza anche di Anna e teme di fare una brutta figura e poi Rosa Curiosa che prende e prende ma non offre niente.
Se vengono solo questi quattro al pranzo, moriamo di fame. Sapete chi dobbiamo invitare?
Invitato #5: Lori Buoncuori
Quando invitiamo Loredana alla cena della chiesa, risponde semplicemente: “Certo che verrò. Come posso aiutare?”
Lori non ha doni di presentazione, non ha talenti particolarissimi, è un po’ timidina e conosce il Signore solo da qualche mese ma Lori ha un buon cuore. Sta imparando come amare il Signore e come amare gli altri. Invita spesso qualche sorella a cena, viene il giovedì sera per pulire la sala, manda un messaggino ogni giorno per incoraggiare qualcuno con un versetto biblico.
Lori Buoncuori ci mette tutto per servire la famiglia della chiesa. Vuole fare la sua parte. Offre tutta la SHAPE per amare Dio e amare la Sua famiglia. Lori Buoncuori ama e serve e di conseguenza crescerà più di Lino Poverino, Lidia Invidia, Rosella Pivella e Rosa Curiosa. Infatti, fra due anni Lori Buoncuori sarà una persona irriconoscibile per quanto sarà cambiata mentre gli altri saranno più o meno uguali.
Non bisogna immaginare come appare Lori Buoncuori. Guarda un attimo il tuo riflesso in uno specchio. La tua faccia, la tua espressione, il tuo atteggiamento dovrebbero essere molto simili a Lori. Dio vuole vedere Lori Buoncuori in ciascuno di noi. Ci ha creati con doni, con interessi, con abilità, con personalità e con esperienze che servono alla famiglia di Dio, che servono al mondo e che servono alla Sua gloria e al Suo piacere.
Quale chiesa non scambierebbe dieci Lino, Lidia, Rosella e Rosa per un paio di Lori Buoncuori? Lino, Lidia, Rosella e Rosa possono essere più belli, più dotate e più riconosciuti, possono avere più esperienze alle spalle o più soldi in tasca, ma Lori, semplice, preziosa Lori, ha un cuore che batte per il Signore e che batte per la Sua chiesa.
Vi ricordate di quelle bellissime parole del Salmo 139:14?
Celebrerò il Signore, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le opere del Signore, e l’anima mia lo sa molto bene.
Questo vuol dire che abbiamo tutti quanti qualcosa da offrire, ma lo stesso salmo ci dice anche di esaminarci nei versetti 23 e 24:
Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna.
La via eterna comporta un impegno verso Dio e un impegno verso la Sua famiglia. Dio vuole che cresciamo in maturità, in servizio e in amore. Preghiamo insieme al salmista, “Esaminami, O Dio, conosci il mio cuore”. Chiediamo al Signore se vede in noi un cuore come quello di Lori Buoncuore. Chiediamo a Dio di farci capire dove non amiamo o non serviamo o non diamo tutto.
Dio ci dice che abbiamo tutti quanti qualcosa da offrire al Suo servizio e alla Sua famiglia. Accettiamo la sfida, accettiamo la nostra S.H.A.P.E., accettiamo l’invito al banchetto, e accettiamo la verità che noi siamo stati fatti “in modo stupendo” per servire “il bene comune”.
Hai qualcosa da offrire. Offrilo!
ALTRI INVITATI: Lino Poverino (parte 1) e Lidia Invidia e Rosella Pivella (parte 2).
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