Questa pagina rappresenta un capitolo dal “Corso Omega“, una serie di manuali gratuiti per fondatori di chiese a cura di Michele Carlson. Scrivi a Michele per saperne di più.
C’è una tendenza diffusa a pensare alla leadership in termini di autorità. Alcuni pensano che l’autorità autorizza a guidare dominando sugli altri. Questo tipo di concetto genera leader deviati che servono se stessi. Cristo ci ha lasciato l’esempio di come guidare altri. Il Suo approccio alla leadership comportava la donazione di sé ai suoi seguaci.
Gesù si preoccupò di spiegare lo stile di leadership del mondo (Matteo 20:25-28). Egli disse “Non sia così tra di voi”, chiarendo che i discepoli non dovevano mai usare metodi di leadership dispotici o egoistici. Quelli che seguono Gesù devono essere “servi di tutti”.
Il servizio e la leadership possono esistere simultaneamente
Dando uno sguardo superficiale ai termini “servizio” e “leadership” sembra esserci incompatibilità tra i due concetti. Da un lato un servo è colui che è impiegato da un’altra persona e che fa la volontà del suo padrone. La sicurezza del suo lavoro dipende dalla sua obbedienza, e anche l’onore che porta è quello di un servo stipendiato. Il servizio implica una attività guidata, una posizione sottomessa e uno spirito remissivo.
La leadership d’altro canto, implica essere intraprendente. Comporta direzione, influenza e motivazione. Richiede essere attivi, coinvolgersi in modo creativo, essere focalizzati ed edificare gli altri in modo che, insieme, si possa produrre di più di quanto non possa fare una sola persona individualmente. Il leader sa dove sta andando ed ha la capacità di ispirare altri a camminare insieme a lui.
La leadership descrive il “cosa” del nostro lavoro, il servizio ha a che fare fondamentalmente con il “come” dobbiamo lavorare. Come si possono conciliare le due cose? Se da un lato la leadership descrive il “cosa” del nostro lavoro (come iniziativa, influenza, creatività, ecc.), il servizio ha a che fare fondamentalmente con il “come” dobbiamo lavorare (guardando ai bisogni degli altri, sottomissione, incoraggiamento, edificazione, ecc.).
Guidiamo come servi. Essere un “leader” secondo il pensiero del mondo non richiede il servizio. Nel contesto della chiesa e di nuovi movimenti per fondare nuove chiese, questo atteggiamento è obbligatorio.
I principi cristiani riguardanti la motivazione e la leadership
- Le persone sono fatte ad immagine di Dio e quindi hanno un valore intrinseco (Genesi 1:27-28).
- Le persone sono motivate a dare il meglio nel riconoscere che tutto viene fatto per la gloria di Dio (Colossesi 3:23).
- Le persone non cresceranno e non matureranno se non gli viene data fiducia e libertà sia di avere successo sia di fallire.Un leader è chiamato da Dio ed ha autorità da Dio (Romani 13:1).
- Un leader di successo considera gli altri come amici, non come subordinati, e interagisce con loro con uno spirito aperto ed umile (Giovanni 15:15).
Applicazione
Il modello di leader e servi rappresenta l’approccio biblico alla leadership. Messo in termini semplici, essere un leader e un servo significa mettere il benessere dei seguaci al primo posto (prima del proprio benessere). Un leader cristiano è innanzi tutto un servo. L’intimidazione, la superiorità e la forza non dovrebbero mai caratterizzare un leader cristiano (Matteo 20:25-28; 1 Pietro 5:1-7). Il leader cristiano non è un “regnante” nel senso di un dittatore (la parola “regnare”, dalla radice greca “arch”, non è mai usata nel Nuovo Testamento per descrivere i rapporti tra i cristiani). Egli è un servo.
Anche tu sei un leader e un servo com’era Gesù? Ecco un elenco di alcune qualità e caratteristiche del leader servo:
- Il leader servo mantiene e costruisce l’unità (Efesini 4:3). Egli evita discussioni inutili riguardanti il possesso, il credito o il territorio.
- Un leader servo non è minacciato dalle capacità e dai successi degli altri. Egli riconosce invece il valore di queste capacità e le usa per aiutare a raggiungere gli scopi prefissi dal gruppo.
- Un leader servo “edifica” gli altri. Egli lavora per incoraggiare e per innalzare gli altri in ogni modo possibile. Celebra le vittorie degli altri, per quanto siano piccole.
- Un leader servo è attivo nel portare avanti i propositi, ma allo stesso tempo mantiene uno spirito di mitezza e di considerazione per gli altri.
- Un leader servo parla bene degli altri in ogni tempo.
- Un leader servo cerca di costruire una base ampia di altri leader con i quali guidare insieme.
- Un leader servo sa riconoscere ed usare l’autorità in modo corretto (posizionale, relazionale, sperimentale, personale e spirituale).
- Un leader servo non attinge il suo senso di significato, valore o di reputazione dalla posizione che ha.
- Un leader servo non prende decisioni motivate dalla voglia di emergere, progredire, trovare maggiore agio o autorità o una posizione più alta a danno di coloro che sta servendo.
- Un leader servo è consacrato al progresso dei suoi seguaci, ai loro ministeri e alla loro crescita. Questa è la chiave del modo in cui esprime il suo amore.
- Un leader servo sviluppa altri leader servi per provvedere una forte base di leadership per nuove chiese che daranno vita ad altre nuove chiese.
Vuoi sapere se anche tu sei un leader servo? Perché non leggi gli esempi e gli insegnamenti di Gesù, di Paolo e di Pietro in merito nel manuale sulla “Leadership” del Corso Omega?