Il credente ed i rapporti

Incoraggiamento: Comunità che restaura

La chiesa come comunità che restaura

Quest’articolo è tratto dal libro L’Incoraggiamento di Larry Crabb e Dan Allender. Appare qui per gentile concessione di Edizioni Patmos.

Restaurare qualcosa malridotta e riportarla al suo stato originale è un’attività che immancabilmente da un senso di appagamento. Lavoretti come quello di riverniciare una sedia sbiadita e scorticata, lavare un’auto particolarmente sporca o sistemare un garage in disordine sono dei semplici esempi di restauro che danno un certo senso di soddisfazione. Il piacere, bisogna dirlo, non si trova tanto nel lavoro di ripristino in se, quanta nel senso di partecipazione al progetto. Il lavoro in se stesso può essere frustrante, noioso e difficile. Ma quando si ammira l’oggetto riportato dallo stato pessimo a quello attuale, la soddisfazione sentita nel sapere di aver partecipato al suo restauro, ne giustifica tutta la fatica.

La chiesa dovrebbe essere vivamente coinvolta in un processo di restaurazione, aiutando uomini e donne verso livelli più elevati di maturità spirituale e ad immagine di Cristo. Il compito è arduo. Il peccato ha compiuto un tale sfacelo nella nostra vita che l’opera di restaurazione è molto difficile. Le persone necessitano di essere completamente restaurate dentro e fuori. Nessun lato della personalità umana è rimasto inviolato dal segno corruttore del peccato. Moventi, emozioni, pensieri, scelte, comportamenti, credenze, aspirazioni – ogni aspetto della vita umana è macchiato dal peccato.

Il Signore Gesù è venuto a restaurare la Sua creazione decaduta per riportarla al suo splendore originale. E lo fa in modo perfetto! Quelle chiese che promuovono una mentalità di successo e mettono l’accento sull’importanza dell’autostima tramite il pensare positivo, possono meramente incoraggiare un’apparenza di fratellanza: le persone sembrano realizzate, sorridono, vanno in chiesa e le coppie, di solito, non si separano. Non basta però. Il Signore cerca un popolo che sia dedicato completamente a Lui e che stimi l’adorazione la sua principale responsabilità e un grande privilegio: membri di chiesa con pienezza traboccante, derivante dalla loro conoscenza di Dio, desiderano dedicare con gioia la loro vita al Suo servizio.

Questa è l’opera di restaurazione: aiutare persone che per natura sono egocentriche, miscredenti e paurose, a diventare fiduciose, coraggiose, e a vivere sotto la signoria di Cristo. Dio ha autorizzato la famiglia e la chiesa ad essere i Suoi agenti primari di restaurazione. Marito e moglie, nel loro modo di relazionarsi, devono proclamare il rapporto tra Cristo e la chiesa: i mariti che guidano con amore e fermezza, le mogli che si sottomettono fiduciose e realizzate. I genitori devono insegnare ai propri figli la verità di Dio e disciplinarli quando violano quella verità e, soprattutto, amarli qualsiasi cosa facciano. I figli devono riconoscere l’autorità e sperimentarne i benefici e le gioie in un’ubbidienza spontanea. Queste sono le direttive per un’opera restauratrice nella famiglia.

E quale è l’impegno della chiesa? In che modo le assemblee locali devono affrontare il compito di restauro del carattere di ogni membro ad immagine di Cristo? In che modo favorire la crescita nella saggezza, nelle convinzioni morali e nelle risolute determinazioni a compiere ciò che è giusto?

Un buon modo per iniziare e il mettere a fuoco l’incoraggiamento. Le persone sono ferite, la paura alberga negli strati profondi. Fingiamo, ci nascondiamo, indossiamo maschere, disponiamo schermi protettivi intorno a noi e sacrifichiamo la nostra autenticità nella comunione fraterna. La distanza tra l’uno e l’altro ci protegge dalle ferite, ma impedisce anche l’incoraggiamento.

Amiche

Solo l’amore può affrontare la paura. E l’amore che può totalmente calmare le nostre paure è soltanto il perfetto amore di Dio. Quando questo amore penetra attraverso gli schermi, quando ci rendiamo conto dell’entusiasmante realtà della nostra accettazione incondizionata per mezzo del sangue di Cristo, la nostra paura cederà il posto al desiderio – il desiderio di seguire il Signore.

Sebbene soltanto Dio ami perfettamente, noi possiamo essere partecipi al ministero dell’amore. Le nostre parole possono avere grande impatto nella vita degli altri…

  • se facciamo nostra l’obiettivo di servire gli altri;
  • se affidiamo al Signore le nostre sofferenze e i nostri timori;
  • se esprimiamo solo quelle emozioni che in nessun modo violano il nostro impegno ad amare;
  • se impariamo a usare parole che favoriscano negli altri la consapevolezza della loro sicurezza e importanza in Cristo.

Incoraggiamento

In conclusione, dobbiamo accoglierci gli uni gli altri come Dio, per amore di Cristo, ha accolto noi (Romani 15:7). Questo è…il servizio dell’incoraggiamento, un buon inizio nel tentativo di rafforzare le nostre chiese, come comunità restauratrici.

“Facciamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti di fare, ma esortandoci a vicenda tanto più che vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebrei 10:24-25)