Assistere i membri di chiesa nel crescere alla MATURITÀ

Quest’articolo è stato scritto da Rick Warren per il suo sito www.pastors.com (in inglese) e usato con permesso.

Sfortunatamente tante chiese presuppongono che la maturità spirituale avvenga automaticamente, quindi non hanno nessun vero piano per assistere i loro membri nel crescere in Cristo. Ecco perché incoraggio le chiese ad essere condotte da propositi, così che avranno un piano non solo per l’evangelizzazione ma anche per portare i credenti ad un livello più profondo di maturità cristiana.

La crescita spirituale come un diamante
4 punti

È per questo motivo che utilizziamo il modello di un campo (diamante) di baseball alla chiesa di Saddleback, California, affinché i membri ed anche i responsabili della chiesa, possano, in qualche piccolo modo, misurare i progressi che stanno facendo nel loro cammino cristiano.

Credo che tante chiese abbiano paura di misurare questo progresso perché sono cadute in uno (o più) dei sei miti seguenti:

I miti intorno alla maturità spirituale

Mito maturità #1: “La crescita spirituale è automatica una volta che sei nato di nuovo”.

È evidente che molte chiese credono in questo mito perché non hanno nessun piano organizzato per seguire i nuovi credenti e nessuna strategia comprensiva per lo sviluppo dei membri di chiesa verso la maturità.

Presuppongono che i credenti cresceranno automaticamente se frequentano i culti. Tuttavia, la verità è che la crescita spirituale è intenzionale. Richiede un impegno per crescere. Una persona deve voler crescere, decidere di crescere e fare uno sforzo per crescere.

Mito maturità #2: “La crescita spirituale è una cosa mistica e la maturità si ottiene solo da alcuni prediletti”.

La verità è che la crescita spirituale è molto pratica. Qualsiasi credente può crescere fino alla maturità se svilupperà le abitudini necessarie per la crescita spirituale. Paolo ha spesso paragonato la vita cristiana al modo in cui gli atleti si preparano e si tengono in forma. Dobbiamo rimuovere il mistero dal concetto della crescita spirituale riducendone i componenti in abitudini pratiche e quotidiane.

Mito maturità #3: “La maturità spirituale può avvenire istantaneamente se solo trovi la giusta ‘chiave’.”

Tanti sinceri credenti passano la loro vita alla seria ricerca di un’esperienza, una conferenza, un libro, una cassetta o una singola verità che li trasformerà istantaneamente in credenti maturi. La loro ricerca è futile. La verità è che la crescita spirituale è un processo graduale di sviluppo. Non ci sono scorciatoie verso la maturità.

Mito maturità #4: “La maturità spirituale è misurata da ciò che sai”.

Tante chiese valutano la maturità spirituale completamente sulla base di quanto bene puoi identificare i personaggi biblici, interpretare i brani biblici, citare i versetti biblici e spiegare la teologia biblica. Mentre conoscere la Bibbia è fondamentale alla maturità spirituale, non ne è la misura totale.

In verità la maturità si dimostra più dal comportamento che dalle credenze. La vita cristiana non si tratta solo di credi e convinzioni; include anche la condotta e il carattere.

Mito maturità #5: “La crescita spirituale è una faccenda personale e privata”.

Questa è un’aberrazione occidentale della verità. L’idolatria dell’individualismo nella nostra cultura ha influenzato anche la nostra cognizione della crescita spirituale. Così tanto dell’insegnamento sulla formazione cristiana è egocentrico e focalizzato sull’individuo senza nessun riferimento al nostro rapporto con altri credenti. Questo è completamente non biblico e ignora una gran quantità del Nuovo Testamento. La verità è che i credenti hanno bisogno di relazioni per crescere. Non cresciamo in isolamento l’uno dall’altro. Ci sviluppiamo nel contesto della comunione fraterna.

Mito maturità #6: “Hai solamente bisogno di studiare la Bibbia per crescere”.

Tante chiese evangeliche sono state costruite su questo mito. Le chiamiamo “le chiese scuola”. La verità è che ci vuole una varietà di esperienze con Dio per produrre la reale maturità spirituale. Insieme allo studio biblico, ci vogliono esperienze d’adorazione, esperienze di servizio, esperienze di comunione fraterna ed esperienze d’evangelizzazione.

In altre parole, la crescita spirituale avviene partecipando in tutti i cinque propositi della chiesa! I credenti maturi fanno di più che studiare la vita cristiana – la sperimentano!